Anna Maria Mozzoni, Lucca intitola una strada alla paladina dei diritti delle donne foto

Nel 1877 presentò una mozione in Parlamento per l'estensione del voto

Anna Maria Mozzoni ha da oggi una strada dedicata a Lucca; giornalista e scrittrice è stata una delle figure più importanti della vita politica italiana fra Otto e Novecento. Il suo impegno civile e politico si è espresso in una vita intensissima trascorsa fra studio, lavoro, scritti, conferenze, relazioni anche internazionali all’insegna dei diritti delle donne, in una società – quella italiana risorgimentale – in veloce evoluzione, dove il ruolo femminile faticava ad avere il suo spazio. Già nel 1877 presentò una mozione al Parlamento italiano per il voto politico alle donne e si è battuta per tutta la durata della vita per raggiungere questo traguardo ottenuto solo nel 1946.

Questa mattina (12 novembre) il sindaco Alessandro Tambellini, il prefetto di Lucca Francesco Esposito, il predidente del Consiglio Comunale Francesco Battistini, il questore Alessandra Faranda Cordella, l’assessora alla continuità della memoria storica Ilaria Vietina, la consigliera provinciale con delega alle pari opportunità Maria Teresa Leone, il consigliere comunale Dante Francesconi, Marcella Matelli garante per i diritti dei disabili, Daniela Grossi dell’associazione Città delle Donne hanno scoperto la targa che intitola una strada nei pressi della stazione ferroviaria ad Anna Maria Mozzoni. La cerimonia è stata preceduta da una commemorazione nella Sala degli specchi di Palazzo Orsetti dove alcune esponenti del patto per i beni comuni ‘La Panchina’ hanno letto la biografia e alcuni brani scelti della giornalista ed attivista italiana.

A introdurre la commemorazione è stato il sindaco Alessandro Tambellini, che ha sottolineato l’importanza del personaggio di Anna Maria Mazzoni, delle sue idee e delle sue iniziative: “Oggi siamo qui per un’occasione rilevante, quella di ricordare Anna Maria Mozzoni. È una figura poco nota al pubblico, ma importante, però, per chi si occupa di diritti delle donne e dell’evoluzione che hanno avuto nel corso della storia, fino ad arrivare alla parità di genere. Anna Maria Mozzoni – continua il sindaco – ha portato avanti battaglie culturali significative, i cui risultati, però, si sono visti solo dopo la sua morte. Già nel 1877 Anna Maria Mozzoni presentò una mozione al Parlamento italiano per il voto delle donne, si è battuta per tutta la durata della sua vita per raggiungere questo traguardo, ottenuto solo nel 1946. Fu una figura importante anche per la difesa dei diritti delle donne quando iniziarono a lavorare nelle fabbriche. Lei si batteva – conclude il sindaco – perché non ci fossero regole speciali per il lavoro delle donne, ma affinché ci fosse un’unica legislazione che regolasse l’intero sistema del lavoro. Tutto quello che ho detto motiva la commemorazione di oggi e la scelta di dedicare a lei una via di Lucca”.

Interviene anche il prefetto di Lucca, Francesco Esposito, che si sofferma sul significato di dedicare una via ad una persona come Anna Maria Mozzoni: “Questa è un’iniziativa di straordinario interesse. Quando si intitola ad una persona una strada si vuole ricordare la vicenda personale e storica di quella persona. Oggi, intitolando una strada ad Anna Maria Mozzoni, portiamo un racconto pedagogico al di fuori del mondo accademico, perché quando un ragazzo passerà in quella via si chiederà chi è Anna Maria Mozzoni, e cercandolo troverà le sue battaglie per la parità dei sessi. Quando oggi parliamo del fenomeno della violenza di genere abbiamo bisogno di questo, di un’azione pedagogica quotidiana. Anna Maria Mozzoni – continua il prefetto – era lungimirante, sia perché tra le prime a chiedere la parità nei diritti tra uomo e donna, sia perché ha capito sin da subito che il problema non si doveva affrontare con uno spot o uno slogan, ma partendo dal basso, dando alle donne gli stessi strumenti (come l’istruzione) che erano a disposizione degli uomini. Anna Maria Mozzoni capì prima di tutti che bisogna intervenire nel tessuto sociale del paese. Tornando ad oggi – conclude il prefetto – bisogna capire che non c’è lotta alla violenza di genere, se prima non si stabilisce la parità di genere”.

Interviene anche l’assessora alla continuità della memoria storica, Ilaria Vietina, che ringrazia tutti i presenti, che hanno contribuito alla commemorazione e all’idea di intitolare una vita ad Anna Maria Mozzoni.

A conclusione della commemorazione alcune esponenti del patto per i beni comuni La Panchina hanno letto la biografia e alcuni brani scelti della giornalista ed attivista italiana, tra cui una lettera indirizzata all’allora ministro della giustizia Zanardelli. Infine tutti i presenti si sono recati nei pressi della farmacia comunale, vicino alla stazione, dove è stata scoperta la targa che intitola la via ad Anna Maria Mozzoni.

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