Verso il rientro a scuola, Buonriposi: “Rimanderei di una decina di giorni per superare il picco previsto a metà gennaio”

Dal ministero si esclude la possibilità di rinviare la data e non si prevede neanche l'eventualità di didattica a distanza

C’è apprensione sul rientro a scuola a causa dell’aumento dei contagi dovuti alla nuova ondata della variante Omicron. Nel mentre il Consiglio dei ministri vara misure più stringenti per il trasporto, gli eventi e la ristorazione, c’è ancora un po’ di incertezza per il ritorno dei ragazzi tra i banchi.

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Se da una parte il ministro dell’istruzione, Patrizio Bianchi, esclude la possibilità di un prolungamento delle vacanze natalizie, dall’altra è evidente dal numero dei contagi che la curva è in continua salita e gli esperti prevedono il picco dell’ondata per metà gennaio, all’incirca in concomitanza con il ritorno a scuola.

Il 10 gennaio si avvicina e se le misure non cambieranno, non ci sarà nessuna differenza rispetto a quando i ragazzi hanno iniziato le vacanze di Natale: “Si per adesso è così, le misure previste fino ad adesso sono più o meno le stesse che erano presenti prima dell’interruzione per le feste di Natale – dice la dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale di Lucca e Massa Carrara, Donatella Buonriposi – Novità particolari non sono ancora state previste, ma certo è evidente la situazione in cui ci troviamo dal punto di vista dei contagi”.

Ieri (29 dicembre) i dati nazionali sui nuovi contagi hanno raggiunto la quota record da inizio pandemia di 98020 persone, poco incoraggianti anche i dati di oggi (30 dicembre), dal bollettino della protezione civile, in Toscana ci sono 15830 nuovi positivi, in provincia di Lucca la situazione sembra sia esplosa e si contano 1616 nuovi contagi in 24 ore rispetto ai 920 di ieri.

“Di fronte a questi dati ci vuole molta attenzione – prosegue la Buonriposi – Occorre tenere sotto controllo la curva e l’andamento. Il ministro ha già ribadito di escludere un eventuale prolungamento delle vacanze e anche dell’utilizzo della Dad, ma credo che se qualcosa dovesse cambiare sarebbe dovuto all’andamento dei contagi e agli studi sulla nuova variante Omicron. I presidi anche adesso monitorano la situazione delle quarantene dai ragazzi per essere aggiornati sulla situazione dei contagi prima del rientro”.

La nuova variante proveniente dal Sudafrica, sembra essere più contagiosa e ogni giorno che passa si sta sostituendo alla Delta. La Omicron però fa meno paura dal punto di vista dell’aggressività, secondo gli esperti, grazie alla doppia dose di vaccino. Gli studi proseguono e presto avremmo informazioni più precise, sempre tenendo d’occhio il numero delle ospedalizzazioni e dei posti letto in terapia intensiva.

“Personalmente ritengo che sarebbe saggio aspettare una decina di giorni in più prima del rientro a scuola – conclude la dirigente scolastica -, soprattutto per il fatto che il rientro coincide quasi perfettamente con le previsioni sul picco della curva dei contagi, stabilite dagli esperti. Altro problema che si potrebbe aggravare in caso di rientro anticipato, sono le sostituzioni dei professori che non sono in possesso del super green pass. Purtroppo è un problema che si estende anche ad alcuni supplenti e questa nuova variante renderà certamente più difficoltoso il rientro a scuola”.

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