Lucca, la commissione pari opportunità: “Ucraina, stop alla guerra”

L'organismo comunale pensa al dramma di donne e bambini rimasti senza famiglia

“Al venticinquesimo giorno dall’inizio della guerra in Ucraina, la commissione pari opportunità del Comune di Lucca non può che associarsi alle molte voci di condanna che si sono già levate nella nostra città e in tutto il nostro Paese e alla richiesta di cessazione di questo massacro per arrivare ad una soluzione che riporti pace in una terra martoriata”. E’ questa la presa di posizione dell’organismo comunale.

“Il nostro pensiero – si legge nella nota – va a tutte le madri, alle madri ucraine e ai loro figli, ai bambini e alle bambine senza una madre, tutti indistintamente vittime indifese di questa guerra, costrette  a un esodo doloroso  e pieno di incognite. Ci chiediamo chi potrà mai ridare casa e famiglia a tante donne e tanti bambini, smarriti e anche sfruttati; ci chiediamo chi potrà ridare pace ai popoli che chiedono autodeterminazione e democrazia. La violenza trova la condanna di tutte le nazioni civili. Mentre le donne, che da sempre ripudiano i conflitti armati come mezzo di soluzione delle controversie, non hanno nessuno spazio di vera partecipazione ed anzi subiscono, siano esse ucraine o russe, scelte insensate e fatali sulla loro vita e su quella dei loro figli. Siamo vicine alle molte donne in fuga, ai loro bambini, agli orfani e agli anziani che rischiano l’abbandono. Auspichiamo uno sforzo dell’Italia, insieme all’intera Europa, per il cessate il fuoco e per l’accoglienza dei milioni di persone che senza nessuna colpa vivono disagi, povertà, privazione di affetti e di beni essenziali”.

 

“Non possiamo non pensare a tutte le donne e a tutti i bambini vittime di conflitti in moltissime parti del mondo – afferma la commissione pari opportunità -. Sarà un cammino lungo e faticoso, al quale noi donne siamo chiamate a contribuire con fattiva volontà di riscatto di chi è, e purtroppo rischia di rimanere per tutta la vita, vittima incolpevole di forza cieca e soverchiante, quale non credevamo più di vedere in tale misura dopo la devastazione portata in Europa e in tutto il mondo da analoga forza brutale dalla seconda Guerra mondiale. Insieme a tutta la popolazione italiana dovremo affrontare questa difficile sfida, per riaffermare i valori della democrazia, della libertà e della solidarietà”.

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