“L’arte di Moneta resti patrimonio della città”, la richiesta del consigliere Bianucci

La raccomandazione: "Credo che il suo lavoro non debba andare perduto ma debba restare a disposizione della nostra comunità"

Un impegno dell’amministrazione comunale affinché il patrimonio artistico e culturale dell’archivio di Vincenzo Moneta non vada perduto ma resti patrimonio di tutta la città. Lo ha chiesto il consigliere comunale Daniele Bianucci, durante l’ultimo consiglio comunale, con un’apposita raccomandazione con cui ha anche ricordato l’artista scomparso pochi giorni fa.

“Con Vincenzo Moneta se ne va uno degli artisti più interessanti e poliedrici della nostra città – ha sottolineato Bianucci -. Lascia, a tutti noi, un patrimonio importante di esperienze, anche nel campo dell’educativa delle nuove generazioni, e una produzione artistica importante, fatta di foto, video e produzioni cinematografiche, come il film sulla rivolta degli straccioni del 1531. Poche settimane prima che la malattia gli impedisse di proseguire il suo impegno, Vincenzo mi aveva cercato, per esprimermi un suo grande desiderio”.

“Ciao Daniele – ha scritto Moneta a Bianucci – vorrei chiederti un consiglio o un aiuto per trovare, capire, le possibilità di non perdere tutto il materiale foto-cine delle mie esperienze sia nei quattro angoli della terra che soprattutto a Lucca. Non fanno che chiedermi e apprezzare foto e momenti che sono state esperienze in cui tutta la città ha partecipato: dalla storia ai momenti nei quartieri, nelle scuole e nella varie istituzioni culturali. Mi sono rivolto a te perché ti ho visto sempre carico ed entusiasta”.

“Ecco, io credo che il nostro impegno debba essere quello che l’enorme patrimonio del suo lavoro non vada perduto, ma resti a disposizione della nostra comunità. Per questo, ho raccomandato durante l’ultima seduta di Consiglio all’amministrazione comunale di attivarsi in tal senso – conclude Bianucci -. Coinvolgendo naturalmente la famiglia, che a tutti gli effetti ha la piena titolarità dell’intero patrimonio artistico e culturale, e la cui volontà è determinante. In tal senso, è da registrare pure l’idea di un punto di riferimento del quartiere di San Vito, Memo Sonnelfeld, e dell’associazione Il Tondo che suggeriscono come il Centro civico di via Giorgini, che sorge a cinquanta metri dalla casa di Vincenzo Moneta proprio a San Vito, ristrutturato e in attesa di inaugurazione, possa essere il luogo ideale per ospitare permanentemente una sua memoria. In questa direzione, credo sarebbe importante lavorare, partendo con le opportune verifiche”.

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