Youtuber e influencer in piazza Napoleone: riparte da Lucca la sfida per i giovani foto video

Il ministro Dadone al Neet Working tour: "I ragazzi vanno aiutati a superare i fallimenti per farli rialzare"

Il Neet Working Tour, approda a Lucca, la campagna informativa itinerante rivolta ai giovani inattivi, fortemente voluta dalla ministra per le politiche giovanili, Fabiana Dadone, in collaborazione con l’Agenzia nazionale per i giovani, l’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro e Carta giovani nazionale, da ieri (26 aprile) è sbarcata in piazza Napoleone, con numerosi stand ed un palco.

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Il tour iniziato a Torino l’11 aprile, rimarrà nella nostra città fino a oggi (27 aprile) con lo scopo di sensibilizzare le nuove generazioni e coinvolgerli in momenti formativi, grazie alla collaborazione di numerosi partner che hanno deciso di sostenere l’iniziativa.

A Lucca, capitale del fumetto e dei giochi, ad accogliere la ministra Dadone ci ha pensato Lucca Crea, la società partecipata dal Comune che organizza Lucca Comics & Games, da sempre l’evento più atteso dai ragazzi di tutta Italia. Ad accogliere i giovani tra gli stand delle varie cooperative di formazione e impiego, ci hanno pensato alcuni personaggi del mondo della fantasia, Biancaneve e Capitan Jack Sparrow, ma anche youtuber e influencer, pronti a raccontare come i loro hobby si sono trasformati, con l’impegno e la dedizione, in un lavoro di tutto rispetto.

Ma chi sono i neet e quali sono i dati di questo fenomeno in Italia?

I dati sul preoccupante fenomeno giovanile dei neet, ha fatto in modo che il governo prendesse contromisure per affrontare una situazione che nella sola Italia coinvolge 3 milioni di ragazzi e che nell’ultimo anno ha subito un’impennata drammatica. Ma chi sono i neet e a chi ci riferiamo quando si utilizza questo termine?

Il termine “neet” è un acronimo della frase inglese Not in education, employment or training, in sostanza i neet sono persone che non sono impegnate nello studio e nemmeno nel lavoro o nella formazione e non si attivano a cercarlo. Di solito questo fenomeno sociale interessa per lo più le giovani generazioni, acuendosi in particolar modo nelle fasce d’età che vanno dai 15 ai 29 anni dove la percentuale dei neet in Italia raggiunge le drammatiche vette del 37,5. Il dato presenta anche differenze di genere, le donne sono il 56,5 per cento e principalmente è coinvolto il meridione, per lo più si tratta di fasce di popolazione con livello d’istruzione medio basso, con licenza media o diploma superiore, che trovano difficoltà ad accedere al mondo del lavoro a causa della troppa competitività del mercato.

“Occorre affrontare in termini preventivi il fenomeno dei ragazzi inattivi – spiega la ministra per le politiche giovanili Fabiana Dadone -. Abbiamo in Italia 3 milioni di neet, ragazzi che non studiano che non cercano un lavoro e che non si formano. Intervenire nel modo in cui facciamo oggi, grazie anche all’impegno dei partner, ci permette di instaurare un dialogo dopo due anni di distanziamento, che ha visto una sospensione dell’attività di piazza, affrontando temi importanti come l’incontro della domanda e dell’offerta di lavoro, in maniera più smart. Utilizzando influencer, content creator, ed essendo a Lucca, perché no? Con fumettisti e con personaggi della cultura pop, creando un dialogo e uno stimolo per agganciare i giovani e trattare poi queste tematiche importanti”.

L’obiettivo è quello di creare uno stimolo in modo da poter inserire nuovamente questi ragazzi nel mondo del lavoro.

“Riuscire a far capire che tutti nella vita ci siamo trovati ad affrontare fallimenti e tutti abbiamo avuto dei momenti negativi, in cui non si sapeva quale direzione prendere – aggiunge la ministra -. L’importante è che i ragazzi non rimangano fermi di fronte ad un labirinto di possibilità nei quali non sanno come orientarsi e proviamo con esperienze come questa a dargli una prospettiva e una scossa, questo per me è l’importante”.

L’evento ieri (26 aprile) si è aperto con gli interventi di due influencer del mondo della cultura pop, Dario Moccia e Davide Masella, a seguire sono intervenuti sul palco i partner della campagna, agenzie di formazione e realtà con focus specifico sui neet e con testimonianze di giovani che hanno intrapreso un percorso formativo.

“Seguo un corso di formazione dell’agenzia Zefiro che ha una durata di tre anni – racconta Lorenz un ragazzo di appena venti anni -, al momento sto facendo un esperienza in uno stage e in questo percorso sto facendo anche un percorso interiore per capire anche meglio di me stesso, cosa voglio e cosa voglio raggiungere. Ci sono molte agenzie che ci possono aiutare, la mia agenzia sta aiutando molti giovani e li sta formando, io ho studiato fino alla terza media e poi sono stato bocciato e pensavo anch’io di smettere di studiare, ma non mi sono arreso. Ho visto questo corso e ho pensato che fosse il momento di provare cose nuove e questo percorso non solo mi ha maturato e mi ha fatto capire molte cose del mondo del lavoro, ma ha anche stimolato la comunicazione con gli altri”.

“Io sto ancora studiando al Pertini grafica e comunicazione – spiega John Julian -. I primi due anni di scuola ci hanno integrato e formato con gli strumenti informatici, ma poi nel terzo anno, hanno iniziato ad orientarmi davvero sul mondo del lavoro, ma poi quando sono andato in un’azienda è cambiata tutta la mia esperienza. Il modo in cui approcciarsi alla vita, cosa voglio essere in futuro, ma avevo ancora molta strada da fare, cerco di darmi ogni giorno un obiettivo da raggiungere, in questo modo la mia giornata ha più valore”.

Sul palco del Neet Working Tour sono poi saliti la ministra Dadone e il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini, il direttore di Lucca Crea Emanuele Vietina e per concludere l’esibizione artistica di ospiti locali, come Miriam Iacopi, l’associazione teatrale lucchese Gianburrasca e la performance acustica di Francesco Sgrò.

Tra gli youtuber presenti, anche Francesco Lorenzon, 31enne veneto che ha conquistato il web con il suo progetto Cartoni Morti.

“Per quanto mi riguarda, dato che io faccio un lavoro su internet, ed è un lavoro prettamente artistico, ha tanti pro a tanti contro – spiega Francesco Lorenzon -. I pro, chiaramente sono che fai quello che ti piace, se hai successo, fai una bella vita e tutti vorrebbero farlo e c‘è l’illusione che sia facile. In realtà ci vuole tanta dedizione e il consiglio che vorrei dare è quello di avere bene in mente quello che si vuole fare, quindi proiettarsi nel futuro e dedicandosi costantemente al progetto per molto tempo. Se è una cosa che ti piace allora puoi farlo e puoi avere delle speranze per farlo diventare un mestiere, se invece non sei proprio sicuro, facendo questo gioco mentale di proiezione nel futuro si riesce ad avere le idee più chiare a 360 gradi”.

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