Via per Camaiore, spunta la petizione online: “Nuovi dispositivi per limitare la velocità”

La denuncia della residente: "Non deve essere versato altro sangue per colpa di guidatori irresponsabili"

Ha già raggiunto 89 firme la petizione online lanciata su change.org (clicca qui) da una cittadina lucchese per chiedere all’amministrazione di installare dispositivi per regolamentare la velocità in via per Camaiore.

A scatenare la mobilitazione della residente della zona, come si legge nella descrizione della raccolta firme, è stato l’ennesimo incidente – ai danni di un animale – che si è registrato tra Ponte del Giglio e Ponte alla Freddana in località Cappella.

“Proprio nel tratto più critico corrispondente al civico 4462/4467, ieri si è verificato l’ennesimo incidente mortale ai danni di un animale di proprietà, oltre al fatto che le persone si sentono e sono in costante pericolo, minacciate dal modo sconsiderato di alcuni guidatori nel procedere in quel tratto di strada – denuncia la residente -. È importante mettere delle limitazioni alla velocità dei mezzi di trasporto, siano essi pubblici o privati, perché in certi tratti di strada come questo si crea l’illusione che non ci sia niente di cui preoccuparsi, che la strada sia libera solo perché per un breve tratto c’è una buona visibilità, e allora tanti guidatori accelerano anziché rallentare in prossimità di quel tratto con ai lati abitazioni o attività commerciali o servizi per il cittadino. Infatti in corrispondenza di quel tratto, oltre ad essere praticamente una zona residenziale o centro abitato, c’è anche un ristorante, un parrucchiere e uno studio medico, poco dopo una farmacia, oltre a varie fermate del bus: tutti servizi al cittadino e attività commerciali rivolte a persone di varie fasce di età, tra cui anche persone anziane che semplicemente vi si recano a piedi. Non essendo presente nemmeno un marciapiede, tutti rischiamo molto ogni volta che dobbiamo percorrere questo tratto di strada per recarci alle varie attività, la maggior parte delle quali non hanno a disposizione un parcheggio o un piazzale anche volendo e potendo recarsi in auto direttamente sul posto”.

“Oltre a ciò, l’elevata velocità non controllata, che spesso supera i limiti già alti, rappresenta una minaccia reale e comprovata anche per gli animali, siano essi domestici o selvatici, perché essendo una zona notoriamente verde, non manca la presenza di animali di ogni specie e in ogni stagione dell’anno – spiega ancora la residente -. Io stessa negli anni ho visto diversi animali selvatici morti a lato della strada e per ultimo, ieri ho provato a soccorrere un gatto di proprietà che era stato investito proprio in quel punto: come mi ha confermato la mia veterinaria era stato ferito così gravemente e violentemente che era morto sul colpo, e questo dimostra quanto veloce stesse procedendo il mezzo in questione, di cui non ho avuto testimonianza al momento esatto dell’accaduto, e non è stato quindi possibile individuare il colpevole. Dopo aver restituito il corpo al proprietario ho pensato che questa fosse l’ennesima dimostrazione che un comportamento civile da parte di chi percorre quel tratto di strada in auto o altri mezzi non è auspicabile se non prendendo provvedimenti, e che quindi qualcosa debba essere fatto, che non deve essere versato altro sangue per colpa di guidatori irresponsabili. È importante quindi limitare la velocità e ridefinire i limiti e le restrizioni del traffico in quel tratto, sia per le persone che per gli animali, con cui, per poterci definire una società civile, dovremmo saper convivere e condividere gli spazi”.

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