Dall’Ucraina a Lucca per studiare un rimedio per le ustioni causate dalla guerra foto

Il medico Igor Aleshchenko ospite della Banca delle cornee del San Luca

Un medico ucraino è stato ospite per alcuni giorni della Banca della cornee di Lucca, diretta da Claudio Giannarini, per un confronto sulla produzione di membrana amniotica, che gli ospedali ucraini vorrebbero utilizzare in questo periodo di  guerra come ‘patch’ (piccole protesi realizzate dai chirurghi a partire da un frammento di tessuto del paziente) per le ustioni.

Igor Aleshchenko, direttore del Bioimplant state enterprise del ministero della salute dell’Ucraina (la banca dei tessuti di Kiev), aveva interpellato il centro lucchese, vista la sua esperienza ormai consolidata nella produzione e distribuzione – oltre che dei tessuti corneali e sclerali – anche di frammenti di membrana amniotica. Il centro conservazione cornee di Lucca, insieme all’Azienda Usl Toscana nord ovest e alla Regione Toscana, ha subito accolto la richiesta del professionista, che il 9 e 10 giugno ha vissuto a fianco degli operatori lucchesi, assistendo alle moderne tecniche di laboratorio utilizzate. La struttura diretta dal professionista ucraino dal 2014 prepara tessuti da donazioni di cornea e nel 2021 è entrata a far parte dell’associazione europea che unisce le Banche degli Occhi. Alla fine dell’esperienza lucchese, Aleshchenko ha ringraziato Giannarini e il suo staff per la collaborazione, evidenziando la grande professionalità riscontrata ed esprimendo anche la gratitudine del suo Paese per l’aiuto fornito in un periodo difficile come questo per il popolo ucraino.

La Banca lucchese è l’unica di questo tipo in Regione Toscana. La maggior parte delle cornee viene trapiantata sul territorio toscano ma, in caso di tessuti eccedenti, la struttura riesce a soddisfare anche le molte richieste provenienti da fuori regione. Il centro conservazione cornee si trova dentro l’ospedale San Luca e rappresenta da anni un’eccellenza della sanità toscana. Claudio Giannarini è supportato da validi collaboratori che hanno saputo, nel corso degli anni, aggiornare le procedure di preparazione dei tessuti da trapiantare con le innovazioni tecnologiche e chirurgiche, soprattutto in ambito oftalmologico. Il personale è composto da due biologi (Lorella Cruschelli e Marco Luporini), un medico (Caterina Coco) e tre tecnici di laboratorio (Monica Lubrano, Silvia Valsecchi e Elena Benedetti).

“Il Centro si avvale di clean rooms all’avanguardia che rispondono alle norme Good manufacturing practice, cioè ambienti a temperatura, pressione e umidità controllata dotate di cappe a flusso laminare verticale e orizzontale, che  assicurano la preparazione ottimale dei tessuti – spiegano dall’azienda sanitaria -. La tecnologia all’avanguardia di supporto consente alla struttura di essere tra le poche banche degli occhi in Italia a poter offrire una completa risposta ai chirurghi nella preparazione preliminare dei lenticoli corneali da trapiantare, affiancata da un miglioramento nella conservazione in organocoltura dei tessuti donati grazie alla preparazione homemade dei terreni. Vengono distribuiti i tessuti corneali e sclerali e i frammenti di membrana amniotica ottenuti da donazioni di placenta da cesarei programmati. L’obiettivo dell’Azienda Usl Toscana nord ovest è quello che tale percorso della donazione possa continuare sempre in crescendo, e che il Centro conservazione cornee di Lucca risponda sempre in modo ottimale, come ha fatto finora, alle esigenze delle chirurgie”.

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Lucca in Diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.