Tutor in via di Moriano, presentate oltre 500 firme per rimuoverlo: “Contro le multe a raffica valutiamo azioni legali”

Alcuni residenti: "Chiedevamo sicurezza vicino alle case, non sanzioni a valanga su un rettilineo". Nasce anche un gruppo su Whatsapp

È ancora lui, il ‘tutor killer’ di via di Moriano a essere al centro delle cronache di quartiere. Dopo la raffica di multe del ‘maggio caldo’, durante il quale il rilevatore di velocità ha elevato 270 sanzioni al giorno, la protesta di chi si è visto ratificare fino a 20 contravvenzioni è stata messa nero su bianco. Sono 525 le firme che ieri (4 luglio) un gruppo dei residenti della zona ha raccolto e depositato al prefetto, al comandante della polizia municipale e al sindaco Mario Pardini (pur essendo la strada di competenza provinciale), nella speranza di avere un segnale dalle istituzioni in risposta a quello che si è rivelato un ‘boomerang’, dato che il tutor è stato collocato su un rettilineo e non vicino alle abitazioni, come richiesto dagli stessi abitanti. Prende invece le distanze il comitato Murrius, che si dissocia e spiega che la raccolta delle firme è stata compiuta da singoli cittadini con il passa parola.

Qualcuno, nei giorni scorsi, aveva voluto mandare in modo illecito un segnale: il tutor è stato sradicato da ignoti la notte del 25 giugno e al momento non è ancora stato ripristinato. Questo non cambia però le ‘multe in tavola’, tanto che le decine di automobilisti pluricoinvolti si stanno cercando e organizzando nel neonato gruppo WhatsappTutor morianese‘ per capire se e come muoversi attraverso vie legali.

“Noi vogliamo agire nella piena legalità – sottolinea Davide, fondatore del gruppo -. Qui si parla di persone che si ritrovano a dover utilizzare un intero stipendio per pagare le multe, dato che ci sono automobilisti che ne hanno prese fino a 20, tutte a partire da un minimo di 43 euro. Io stesso questa mattina ne ho ritirate altre cinque, per un totale di nove sanzioni, tutte elevate nel mese di maggio, a pochi giorni dall’installazione della macchinetta. Sì perché se la mia prima contravvenzione risale al 30 aprile, la notifica mi è arrivata solo il 7 giugno. Questo vuol dire che chi, come me, si è trovato a percorrere più volte quella strada nel mese di maggio, superando anche solo di pochi chilometri orari il limite di velocità di 50 km/h, dagli inizi di giugno ha iniziato a vivere in stato di agitazione, consapevole che in qualsiasi momento poteva suonare il postino, o peggio trovarsi la notifica nella cassetta della posta e quindi iniziare a programmare le giornate di lavoro prevendo una ‘tappa’ agli uffici postali per ritirare l’ennesima busta”.

“Le multe vanno pagate e le pagheremo – conclude Davide – certo è che se fossimo stati avvisati prima, magari segnalando il nuovo tutor anche attraverso un iniziale posto di blocco, non saremmo arrivati a collezionare così tante sanzioni elevate per aver superato il limite di una manciata di chilometri orari in un tratto dove ci sono solo campi, dato che il tutor è stato installato lontano dalla scuola e dalle case, dove invece era stato richiesto dagli stessi residenti, che adesso sono invece i primi a essere penalizzati”.

 

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