Valorizzazione delle Mura tra turismo e sport: riapre il castello di Porta San Donato foto

Nella struttura ci sarà la sede operativa del coordinamento che si occuperà esclusivamente delle iniziative sulla cinta muraria. Il sindaco: "Vogliamo accelerare verso il nuovo ente"

È il primo atto verso la creazione di un nuovo organismo per valorizzare il monumento simbolo della città. Il castello di Porta San Donato nuova, fino a qualche mese fa sede della Casa della memoria e della pace, torna a svolgere una funzione a servizio delle Mura di Lucca e della promozione della città.

L’edificio che fu sede dell’Opera delle Mura nelle prossime settimane diverrà nuovamente un punto di riferimento per la promozione del monumento più amato dai lucchesi. Vi troveranno sede infatti attività relative alla valorizzazione delle Mura, attività turistico-culturali e sportive.

“Come già annunciato, abbiamo discusso di questo argomento con gli assessori più direttamente interessati e abbiamo deciso di accelerare e di concentrare l’attenzione dell’amministrazione verso il luogo più amato dai cittadini e dai turisti – afferma il sindaco Mario Pardini – il primo passo che abbiamo ritenuto necessario è quello di istituire di nuovo un punto fisico che sarà gestito direttamente dall’ufficio turismo e sport per coordinare da qui tutte le attività organizzate sulle Mura, in collaborazione con altri soggetti come gli enti di promozione sportiva. Questa presenza rappresenta l’inizio di un’inversione di tendenza che porterà il comune a presidiare nuovamente e ad utilizzare alcune strutture strategiche lungo l’anello verde del parco più importante della città”.

Gli assessori allo sport e al turismo Fabio Barsanti e Remo Santini esprimono soddisfazione per la nuova destinazione che “apre la strada a rilevanti opportunità in un edificio facilmente individuabile di notevole valore storico”. Il castello di Porta San Donato nuova è caratterizzato da una vasto spazio centrale ed è dotato di altre tre sale, servizi e due terrazze. Come tutta l’architettura della porta urbana è opera dell’architetto urbinate Muzio Oddi realizzata entro il 1639 e ospita il modello in gesso del monumento ad Alfredo Catalani di Francesco Petroni (1954).

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