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La 'risposta' |
Dalla Città
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Due vasi con piante sulla rotatoria: operazione di maquillage per mascherare la nuova scritta

23 maggio 2025 | 14:45
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Due vasi con piante sulla rotatoria: operazione di maquillage per mascherare la nuova scritta

Davanti a Porta Sant’Anna il nuovo blitz dello scultore Stefano Pierotti ‘mascherato’ dal posizionamento delle strutture mobili

Una operazione di maquillage per ‘mascherare’ la scritta vergata all’alba dallo scultore Stefano Pierotti sul monumento all’emigrazione.

Questa la soluzione provvisoria, per motivi di ‘decoro’ scelta dall’amministrazione comunale alla rotatoria fuori Porta Sant’Anna dove da stamani (23 maggio) campeggia una scritta critica sull’intervento su Gaza, voluta dallo stesso autore dell’opera.

Davanti alla scritta, infatti, sono stati collocati due grossi vasi con delle piante fiorite che celano parzialmente, il particolare per chi viene in direzione est – ovest, la nuova scritta e la bandiera che invita alla libertà della Palestina.

Ma fra tante lamentele c’è chi plaude all’intervento: “Come Partito della Rifondazione Comunista di Lucca – scrive il circolo di Lucca e Piana – apprezziamo molto il gesto dell’artista che ha cercato di attualizzare il messaggio della sua opera inserendo un riferimento al genocidio che sta avvenendo in Palestina. Crediamo che gesti simili, come per esempio anche l’esposizione delle bandiere palestinesi durante il Giro d’Italia, permettano la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulla tragedia che sta vivendo il popolo palestinese, non solo dal 7 Ottobre del 2023 ma da più di 70 anni”.

“Apprendiamo però con stupore che il Comune ha immediatamente provveduto, con un gesto al limite dell’infantile, a coprire la bandiera palestinese e la scritta con due fioriere – dice il partito – Questa giunta si dimostra sempre più arrogante e prepotente, incapace di riconoscere quello che pure l’organizzazione delle Nazioni Unite definisce come genocidio. Chiediamo a gran voce che il Comune di Lucca segua l’esempio di Comuni vicini come Barga e San Giuliano Terme, che invece si sono dimostrati vicini alle sofferenze del popolo palestinese”.

“In un tempo segnato da conflitti, ingiustizie e gravi processi di disumanizzazione, sento il dovere morale e politico di esprimere il mio sostegno alla, ormai tradizionale, azione simbolica compiuta presso il monumento all’emigrazione a Lucca. Con un gesto semplice e potente, l’autore, Stefano Pierotti, ha saputo ricollegare la memoria delle partenze forzate e delle speranze tradite alla tragedia contemporanea che sta colpendo il popolo palestinese”. A dirlo è il coportavoce di Europa Verde Toscana, Eros Tetti.

“Non è vandalismo, è memoria viva – dice Tetti – Non è provocazione, è una chiamata alla coscienza collettiva. In un’epoca in cui la guerra viene normalizzata e il dolore dei popoli diventa rumore di fondo, questa opera ci costringe a guardare in faccia la realtà. È arte che interroga, scuote, interpella. Anche dalla nostra città, da Lucca, devono partire segnali importanti per costruire la pace tra i popoli di Palestina e Israele. Le persone comuni, al di fuori delle logiche del potere e della geopolitica, chiedono solo una cosa semplice e universale: vivere in un mondo sicuro dove poter crescere i propri figli e guardare con serenità alla vecchiaia”.

“Per questo propongo con convinzione che l’autore venga insignito della cittadinanza onoraria della città di Lucca – dice ancora – In un momento in cui la cultura del silenzio e dell’indifferenza avanza, chi ci richiama alla verità e ci invita a costruire un mondo di pace e non violenza compie un atto civile di altissimo valore. La città di Lucca, con la sua storia fatta di radici cristiane e accoglienza, non può che riconoscersi in questo gesto e farsi portavoce di un messaggio universale: la pace non è un’utopia, ma una responsabilità di tutti noi”.