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Sciopero al Giglio, Lazzarini: “Decisione immotivata, da subito disponibile all’incontro con i sindacati”

6 giugno 2025 | 09:53
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Sciopero al Giglio, Lazzarini: “Decisione immotivata, da subito disponibile all’incontro con i sindacati”

L’amministratore unico: “Il teatro è un’azienda speciale e giuridicamente l’amministrazione comunale non può sostituirsi ai suoi organi”

Sciopero di tre giorni al Teatro del Giglio, non si fa attendere la replica dell’amministratore unico Giorgio Angelo Lazzarini. 

“Resta abbastanza incomprensibile – dice – la proclamazione delle tre giornate di sciopero che tuttavia rispetto. Ricostruiamo l’evoluzione degli eventi. Martedì 3 giugno ho acconsentito a firmare un documento predisposto dal sindacato dove si dava la piena disponibilità a riprendere (questa volta anche con me) le trattative con la rappresentanza sindacale. Per tutta risposta nel pomeriggio ho ricevuto una e-mail dal responsabile del palcoscenico che mi comunicava di non poter garantire lo svolgimento delle attività programmate per le settimane successive. Ho innanzitutto avvisato il pubblico cittadino, per rispetto, attraverso un comunicato, della eventualità di rinvii degli spettacoli e ho manifestato subito disponibilità al sindacato per poterlo incontrare fissando prontamente tre possibilità: ieri giovedì, oggi venerdì e domani sabato mattina”.

“Invece di accogliere la data nelle tre immediate giornate – dice Lazzarini – forse stupiti della disposizione d’animo a un incontro, il sindacato mi ha comunicato che non bastava più, perché doveva essere coinvolta anche l’amministrazione comunale (mai menzionata in precedenza). È stato fatto presente al sindacato che il Teatro del Giglio come azienda speciale ha l’autonomia per trattare e che l’amministrazione Ccmunale, per quanto riferimento (per altro sempre positivo), non è un soggetto che può giuridicamente sostituirsi agli organi del teatro in queste situazioni. Tuttavia è stata ribadita la disponibilità all’incontro”.

“È per questo – conclude l’amministratore – che ho accolto con estremo stupore la proclamazione dello sciopero, che francamente, per tutto quanto sopra riferito, pare immotivato. Nessun rifiuto è stato mai opposto al sindacato dunque per trattare ovviamente nel rispetto delle norme e dei vincoli di bilancio, dove, tuttavia, anche se probabilmente a discapito delle risorse destinabili all’attività teatrale, vi sono alcuni spazi di manovra. Invito pertanto il sindacato ad adoperare il buon senso e revocare lo sciopero, ma soltanto perché immotivato e, invece ad accogliere quanto prima, la disponibilità all’incontro”.