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/Restauro del Volto Santo, Bruno Micheletti: “Trattato come un’opera d’arte e non come oggetto di culto”
14 settembre 2025 | 10:59
Il presidente dell’Istituto Storico Lucchese di Bagni di Lucca: “Tolta quell’aura di sacralità e riverenza che ha sempre avuto sui lucchesi”
Restauro del Volto Santo, al parere sostanzialmente positivo dell’ex sindaco Pietro Fazzi fanno seguito e non sono mancate, invece, critiche all’intervento.
Una di queste proviene, sui social, dal presidente dell’Istituto Storico Lucchese di Bagni di Lucca, Bruno Micheletti, consigliere dell’Associazione Lucchesi nel Mondo.
“Ho fatto – spiega – come quando vado a vedere l’opera a teatro, mi sono messo nel loggione: il luogo dove solitamente sta la pancia del pubblico. Il pubblico in questione è di quel tipo che quando l’arcivescovo dà la benedizione si fa il nome del Padre. Ho raccolto due commenti: Mamma mia, un si riconosce più da com’era! e Vai… l’han preparato per i Comics. Una gran parte di popolo lucchese ha fatto come il lattante che vede per la prima volta il babbo senza barba. Si mette a piangere come una vite tagliata, disperato, perché ha perso un punto di riferimento. Poi, forse, col tempo, il punto di riferimento lo ritrova, ma lo shock rimane”.
“Siamo stati sciocchi – prosegue – a non credere del tutto già in precedenza a come ci sarebbe stato restituito il Volto Santo, il Re dei Lucchesi, che – sebbene re – da anni non ha più corona e forse non gliela rivedremo più sul capo. La Chiesa di Lucca già in passato aveva tolto al popolo le sue devozioni: la Madonna dei Miracoli, che vive solo in alcune parti del contado, come a Benabbio nell’oratorio di Mirocchio, oppure come il Crocifisso dei Bianchi. Tutti e due spariti dalla circolazione, e a questo punto anche dalla memoria del popolo. Con il Volto Santo sono sulla strada giusta”.
“Trattato come un’opera d’arte – è la conclusione – e non come un oggetto di culto, è stato dissacrato, togliendogli quell’aura di sacralità e riverenza che ha sempre avuto sui lucchesi”.


