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Tour nelle attività di Sistema Ambiente per la scuola di giornalismo ‘Aprire gli occhi’

30 settembre 2025 | 12:25
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Tour nelle attività di Sistema Ambiente per la scuola di giornalismo ‘Aprire gli occhi’

Ad accogliere i team di giovanissimi la presidente Sandra Bianchi e l’assessora all’ambiente del Comune di Lucca, Cristina Consani

Dalle parole ai fatti. L’impegno per la difesa dell’ambiente e per la lotta all’abbandono dei rifiuti ha spinto i giovani cronisti che stanno frequentando in città la Scuola di giornalismoAprire gli occhi, nata da un progetto condiviso di Venti d’Arte Aps e Circolo della Stampa di Lucca Ets, sostenuto e patrocinato dal Comune di Lucca, con la partnership di Sistema Ambiente, a vestire letteralmente, almeno per un giorno, i panni di coloro che, per lavoro, si occupano di prevenire le cattive abitudini in materia di rifiuti e ambiente e di gestire le attività volte a mettere un freno agli incivili.

Così, dopo aver ripulito un tratto del parco fluviale a Sant’Alessio, la “squadra” della Scuola di giornalismo, composta da giovanissimi dai 10 ai 16 anni, si è divisa in gruppi e, grazie alla collaborazione e disponibilità di Sistema Ambiente, ha trascorso alcune ore, fianco a fianco, con gli operatori e gli ispettori della società dei rifiuti per indagare quali sono e come vengono messe in pratica le attività di contrasto agli abbandoni indiscriminati e le ispezioni per risalire ai responsabili, recandosi anche all’isola ecologica di Nave, oggi sempre più funzionale e oggetto di un importante progetto di ulteriore potenziamento, dove hanno potuto, invee, osservare direttamente le buone pratiche legate alla filiera dei riciclo dei rifiuti.

La giornata è iniziata alla sede di Sistema Ambiente in via delle Tagliate, Ad accogliere i team di giovanissimi – ciascuno con la propria mission e destinazione – è stata la presidente di Sistema Ambiente, Sandra Bianchi, insieme all’assessora all’ambiente del Comune di Lucca, Cristina Consani.

“Con grande piacere – commenta Sandra Bianchi, presidente di Sistema Ambiente – abbiamo accolto la richiesta dei giovani cronisti di visitare Sistema Ambiente, perché è un’occasione preziosa per far conoscere da vicino l’azienda e sensibilizzarli sugli abbandoni e sull’importanza di una gestione sostenibile dei rifiuti. Fin dal nostro insediamento abbiamo avuto come stella polare quella di accompagnare le nuove generazioni verso una maggiore consapevolezza ambientale, diffondendo le buone pratiche della raccolta differenziata. Educare al rispetto dell’ambiente in modo chiaro e stimolante è fondamentale per costruire un futuro sostenibile. Crediamo fermamente che la sfida per la tutela dell’ambiente si possa vincere solo insieme, e giornate come questa dimostrano che la collaborazione tra istituzioni, associazioni, aziende e cittadini è la chiave per costruire una comunità più attenta, responsabile e sostenibile”.

L’assessore Consani ha definito Lucca “capitale del riciclo di carta e cartone 2025”, ricordando che il nostro Comune ha raggiunto una percentuale molto alta di raccolta differenziata: “Siamo arrivati oltre all’80% ma auspichiamo di raggiungere presto una quota dell’85%. Occorre imparare fin da piccoli a differenziare bene – ha aggiunto Consani rivolgendosi ai ragazzi -. Da noi c’è una rete di associazioni che è un punto di riferimento per il riciclo: agli abiti usati viene ridata una seconda vita; le biciclette sequestrate nel centro storico vengono affidate ad una associazione ed anche i teloni degli stand di Lucca Comics and Games vengono riciclati. Sono tutti esempi di una economia circolare che vogliamo continuare a promuovere”.

Presente all’incontro con i giovanissimi reporter anche l’amministratore delegato di Sistema Ambiente Marco Conti: “Siate sempre curiosi – ha detto rivolgendosi ai ragazzi -. Il percorso dei rifiuti non finisce nel cestino di casa ma prosegue lungo una lunga filiera di trasformazione”.

Ed è quello che in effetti ha indagato uno dei tre gruppi in cui si sono divisi i cronisti. Si sono recati in visita all’isola ecologica di Nave, dove hanno “ispezionato” alcuni importanti settori dell’impianto, guidati dagli ingegneri Carmen e Giovanni. Attraverso incalzanti domande, i giovani giornalisti hanno toccato con mano l’importanza del corretto conferimento dei rifiuti e dei loro ricicli, osservando le scrupolose procedure e i controlli cui vengono sottoposti i mezzi che conferiscono i rifiuti quotidianamente all’impianto, che copre il territorio dell’intero comune. I ragazzi hanno osservato le buone pratiche in azione: dai sistemi antincendio, a quelli che controllano emissioni e qualità delle procedure, imparando, con l’ausilio dell’addetto, la procedura di pesatura dei bilici che portano rifiuti all’isola ecologica. Tutto questo mentre un secondo gruppo di ragazzi veniva accompagnato dall’ispettore ambientale Erio a “caccia” di furbetti dei rifiuti. Insieme a lui, altre 5 persone si occupano di organizzare il lavoro di indagine e i controlli sul territorio. E a loro il lavoro non manca: nell’era dei social arrivano all’azienda tantissime segnalazioni ma c’è anche un numero apposito dove si possono “denunciare” abbandoni indiscriminati di rifiuti, con una media di 40-50 segnalazioni al giorno. Il gruppo si è concentrato sulla zona di Montuolo dove era stata appena segnalata una discarica abusiva. I ragazzi hanno potuto vedere come procede un ispettore ambientale in casi come questi: dopo la segnalazione, ci si muove per andare a controllare di persona di cosa si tratta e iniziare le indagini per dare un nome e un cognome ai responsabili. Molto spesso quello che gli operatori trovano sono abbandoni di rifiuti isolati ma anche piccole discariche abusive.

Anche la polizia municipale controlla in questo senso il territorio e anzi è il primo referente degli ispettori ambientali di Sistema Ambiente. In virtù della tutela ambientale e della guerra aperta agli incivili, anche il deposito di rifiuti vicino ad un punto di raccolta viene trattato come un abbandono e può costare ai responsabili sanzioni da 50 a 600 euro. A questo punto, una volta individuata la discarica, l’ispettore ambientale attiva sul tablet di servizio la App Fieldmaps dove si apre la mappa del territorio: la discarica viene geolocalizzata e vengono inseriti i dati relativi ai rifiuti individuati. Sono stati aperti alcuni sacchetti a caccia di indizi utili per risalire ai responsabili degli abbandoni: documenti, bollette, scontrini possono aiutare gli investigatori dell’ambiente ad inchiodare i colpevoli.

Un terzo gruppo è invece rimasto nella sede di Sistema Ambiente di Borgo Giannotti, dove ha visitato gli uffici e ha conosciuto da vicino l’attività dell’azienda dei rifiuti. Gli addetti della società hanno raccontato ai giovani cronisti come funziona la raccolta differenziata in centro storico, con 70 Garby (contenitori ad accesso controllato per la raccolta differenziata dei rifiuti) 11 isole interrate, dedicate soprattutto alle attività commerciali che hanno bisogno di maggiore capienza. In periferia è invece attivo il sistema porta a porta. Da poco, invece, sono state introdotte le eco-isole ad accesso controllato con tesserino. E, adesso, sia in periferia sia nel centro storico, chi non ha la tessera può comunque accedere tramite Qr code con OpenIt Lucca, per differenziare correttamente i rifiuti.

I ragazzi hanno scoperto anche come viene effettuato il servizio di pulizia urbana, scoprendo le funzionalità dello spazzatore Glutton, che percorre la città per pulire e disinfettare e togliere, in particolare, i mozziconi di sigaretta.

Il team di ragazzi ha seguito in sede il processo che porta all’attivazione delle ispezioni e dei controlli dopo la segnalazione di abbandono di rifiuti, completando il tour con l’osservazione del funzionamento dei camioncini degli operatori, dotati di cassoni compattatori che permettono di raccogliere più rifiuti nello stesso giro e contribuire così al decoro della città e del suo territorio.