Emergono sepolture dal cantiere per l’isola ecologica

Dal cantiere delle polemiche emerge una straordinaria quanto inattesa scoperta. Almeno tre le antiche sepolture, probabilmente di epoca medievale, che sono emerse nel corso dei primi scavi per la realizzazione della tanto osteggiata isola ecologica a fianco della chiesa di Santa Maria Corteorlandini. La scoperta è stata fatta oggi (25 agosto) dalle archeologhe del team della Soprintendenza che hanno appena iniziato i saggi. Una prassi seguita in casi come questo e che già aveva portato alla scoperta di scheletri: era accaduto durante i lavori per l’isola a scomparsa in via del Crocifisso. In quel caso erano emerse almeno dieci sepolture a fossa ferragna. Le tombe, risalenti all’VIII-IX secolo, erano poste ad una profondità di circa 1,50 metri dal piano stradale, e sono tutte orientate  in senso ovest – est, come avveniva comunemente in quell’epoca.

Quanto allo scavo in S. Maria Nera, i saggi sono appena agli inizi e la fossa è stata scavata soltanto superficialmente. Ma come si vede nella foto, sono emerse chiaramente le prime sepolture. Gli approfondimenti andranno avanti nei prossimi giorni. Così come, probabilmente le polemiche. E anche la raccolta di firme che è partita da alcuni abitanti della zona, contrari alla realizzazione dell’isola ecologica in quella sede. Non convince la collocazione, troppo vicina – secondo le voci critiche – alla chiesa. Nella discussione entra anche l’ex candidato sindaco e capogruppo di SìAmo Lucca, Remo Santini, con un post sul suo profilo Facebook.
“La realizzazione di un’isola ecologica sulla fiancata duecentesca della chiesa di Santa Maria Corteorlandini – scrive Santini – è una vergogna. Ho appena firmato la petizione per bloccare i lavori: nel frattempo le archeologhe hanno rinvenuto importanti reperti di tombe medievali e siamo solo all’inizio dei saggi”. Santini aggiunge al post una sequenza di hashtag che parlano di “scempio”, di “arroganza” del Comune e definiscono “assente” la Soprintendenza, nonostante l’assessore all’ambiente Francesco Raspini, già nei giorni scorsi, avesse spiegato che “la localizzazione delle isole ecologiche è sempre valutata di concerto con la commissione paesaggistica e con la Soprintendenza, organi con i quali da sempre l’amministrazione comunale dialoga in modo continuo e produttivo”. Polemiche, tra i commenti al post di Santini, anche per l’ombreggiante verde posto lungo la recinzione, che rende difficoltoso lo sguardo sul cantiere dai passanti esterni. Per firmare la petizione alla quale ha aderito il consigliere di minoranza, volta a interrompere la realizzazione dell’isola ecologica, è possibile recarsi nella chiesa di Santa Maria Corteorlandini dalle 10 alle 12 e dalle 16,30 alle 18.

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