Inaugurata la statua di Francesco Geminiani – Foto foto

“Un doveroso atto riparatore della città verso uno dei suoi più illustri figli”. Sono le parole del sindaco di Lucca – Alessandro Tambellini – all’atto dell’inaugurazione del monumento intitolato a Francesco Xaverio Geminiani, scoperto oggi (18 ottobre) in piazza Guidiccioni.
La statua – in marmo bianco, alta 2,50 metri per 5,50 metri complessivi – è stata svelata alla città alla presenza del primo cittadino, dello scultore viareggino Nicola Domenici, del dottor Maurizio Lunardi (presidente associazione culturale Geminiani), del professor Alberto Bologni (Associazione musicale lucchese) e di Francesco Borgognoni (presidente del collegio dei maestri venerabili della Toscana). Presenti anche rappresentanti delle fondazioni Crl e Bml (con il presidente Oriano Landucci), che hanno sostenuto larga parte dei costi, oltre alle associazioni che hanno collaborato al progetto, alla presidente dei lucchesi nel mondo Ilaria Del Bianco ed al provveditore agli studi Donatella Buonriposi, tra i molti.

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Una sorta di ravvedimento per la città, dunque, che va a colmare una lacuna importante. Geminiani, grande compositore e violinista, nacque a Lucca nel 1687 ed è sepolto a Dublino (morì nel 1762): riuscì ad affermarsi compiutamente nel mondo anglosassone, specialmente in Inghilterra ed Irlanda. “Dopo i monumenti a Puccini, Boccherini e Catalani – commenta Tambellini – Lucca città della musica rende onore ad un interprete così illustre. Per lui, c’era già una targa nel giardino di via del Loreto, ma non poteva bastare. La statua è di dimensioni imponenti: per questo abbiamo voluto darle una prospettiva diversa, non collocandola al centro della piazza”.
L’idea, spiega Lunardi, è nata a Napoli: “Lì – ricorda – ho incontrato una pronipote di Geminiani, che mi ha detto quanto fosse scandaloso il fatto che a Lucca fossero tutti ricordati, tranne lui. Un grande aiuto ci è stato dato dalle fondazioni lucchesi, ma anche dal Grande Oriente d’Italia: Geminiani fu il primo massone italiano all’estero”. Presenti, in quanto collaboratrici, l’associazione musicale lucchese e membri dell’Istituto musicale lucchese, in una piazza che, per l’evento, è stata riempita da un centinaio di persone.
Domenici, dal canto suo, torna velatamente sulle polemiche e le divisioni che hanno percorso la città in questi giorni, relativamente alla scultura: “E’ chiaro che non può piacere a tutti – spiega – ma spero comunque che abbracci il gusto di un pubblico molto ampio. Magari qualcuno la comprenderà solo tra qualche anno”.
Prima di svelare il monumento, avvolto in un drappo rosso, c’è stato spazio anche per l’intervento musicale di Bologni, che ha eseguito una melodia del maestro: “Nacque a Lucca – ricorda – e nel 1705 si trasferì a Roma, per perfezionare gli studi di violino. Poi, il grande salto a Londra, nel 1717, dove iniziò a fare il compositore ed il commerciante di quadri. Lì fece fortuna e cominciò ad essere apprezzato a livello mondiale”.
Da oggi, dunque, in piazza Guidiccioni spicca la figura del musicista, che stringe tra le mani bacchetta e violino, gli strumenti attraverso i quali cambiò la sua esistenza.
La statua, opera dell’artista viareggino Nicola Domenici, riproduce l’intera figura del maestro munito del suo strumento musicale, il violino, a grandezza di poco superiore a quella naturale. La scultura, in marmo di Carrara, ha un’altezza di due metri e mezzo e, assieme al basamento, sempre in marmo, l’opera supera i 4 metri di altezza rispetto al piano stradale. E’ stata collocata  di fronte al palazzo sede dell’Archivio di stato.
Francesco Xaverio Geminiani nacque a Lucca nel 1687. Dopo studi di perfezionamento a Roma, emigrò trentenne a Londra, dove svolse una intensa attività di concertista e compositore. Suonò alla corte di Re Giorgio I e il conte di Essex fu suo mecenate per molto tempo. Dopo Londra si trasferì a Dublino, dove, ancora attivo all’età di 72 anni, dette il suo ultimo concerto: qui morì nel 1762. Geminiani ha lasciato una importante traccia in ambito musicale con il suo trattato The Art of Planning the Violin e con l’uso della posizione Geminiani nella presa del violino.

 

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