Corte di S.Filippo usata come scorciatoia dagli automobilisti foto

Trovare la propria corte attraversata dalle auto con cadenza costante, nelle ore di punta, come fosse una strada: è la situazione che stanno vivendo 14 famiglie che vivono, appunto, in una corte incastonata tra via di Tiglio e via della Chiesa XXI. L’ingresso è collocato proprio di fronte a via Sandei e, dopo che il Comune di Lucca ha deciso di convertire la funzione della strada sterrata che collega le due vie parallele – cambiandone la classificazione, raccontano i redisenti, da vicinale a pubblica, mesi fa – in tanti, troppi, approfittano della “scorciatoia” per evitare il traffico di via di Tiglio e sbucare in via della Chiesa.

Una manovra che, specialmente nelle ore di punta (picchi alle 12,30 ed alle 18,30) si ripete con una costanza tale da provocare danni diffusi ed esasperazione da parte di chi, in quella corte, ci abita da anni. Come Pasquale Esposito, che insieme ad altri residenti denuncia: “Tutto è iniziato da quando chiusero la strada per fare il sotto passo di via Ingrillini, ma anche dopo che lo hanno riaperto le cose non sono cambiate. In via di Tiglio il traffico assume proporzioni enormi nelle ore di punta, con code dovute al passaggio a livello che intasano tutto per chilometri. Per questo, in molti decidono di entrare in corte, fare la strada sulla ghiaia con i loro mezzi e sbucare dall’altra parte”. Tra questi, malgrado il divieto che campeggia su un cartello (storto e pericolante, ndr) all’ingresso della corte, anche diversi conducenti di camioncini e piccoli camion.
Il risultato? Crateri giganteschi che tappezzano tutta la strada, evidentemente nata per il solo attraversamento da parte dei residenti, e che con la pioggia copiosa degli ultimi mesi danno vita ad un acquitrino perpetuo. “Chiediamo – continuano i residenti – che la strada torni ad essere classificata come vicinale e che si faccia qualcosa per garantire un solo ingresso ed una sola uscita. Oggi, infatti, i mezzi entrano da entrambi i lati, a volte incrociandosi a metà corte e provocando il caos. Noi vorremmo tornare ad uscire su via di Tiglio, dove hanno rimosso lo specchio che ci consentiva di entrare in strada, e vorremmo che l’ingresso fosse unico, dall’altro lato”.
Oltre a questo, naturalmente, urge un intervento di asfaltatura, e non soltanto: “I tecnici del Comune sono venuti per fare un sopralluogo 8 giorni fa – commenta un’anziana residente – ma da allora non abbiamo più avuto notizie. Qui è tutto allagato da mesi, la situazione è indegna. Potrebbero coprire la fossa a bordo strada, per allargarne la carreggiata e favorire lo scolo dell’acqua: attendiamo i lavori a breve”.
Anche il palo all’ingresso di via di Tiglio, pericolosamente obliquo, necessita di essere sistemato: “E’ pericoloso sia per bici e motori che per le macchine – concludono i residenti – perché riduce l’angolo per immettersi in corte e più di una volta ci abbiamo battuto la fiancata”.
Adesso la parola passa al Comune: quattordici famiglie esasperate chiedono risposte in tempi celeri.

Paolo Lazzari

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