Comune, calano i tempi di pagamento dei fornitori

Semaforo verde anche da parte del collegio dei revisori per il rendiconto di gestione dell’esercizio finanziario 2017 del Comune di Lucca. Il risultato di amministrazione – al 31 dicembre 2017 – è pari a 35 milioni di euro circa, con una parte accantonata di quasi 38milioni di euro, una parte vincolata di circa 9 milioni e una porzione destinata agli investimenti corrispondente a 1 milione e 776mila euro. Nel complesso – viene spiegato – l’ente raggiunge il pareggio di bilancio, ma la parte disponibile corrisponde a meno 13 milioni e 725mila euro, complice il disavanzo di “riaccertamento straordinario” ancora da ripianare alla data del 31 dicembre 2017.

La proposta di deliberazione, a questo punto, verrà messa ai voti in commissione politiche di bilancio e sviluppo economico il prossimo 28 maggio (un giorno esatto prima del successivo consiglio comunale) perché, dopo l’illustrazione odierna, i membri della commissione si sono presi ancora qualche giorno per leggere il testo nei minimi dettagli.
Ad illustrare il parere dei revisori, oggi, sono stati l’assessore Giovanni Lemucchi ed il dirigente Lino Paoli: con loro, in commissione, anche il capogruppo Pd Renato Bonturi.
“Siamo in linea – spiega Lemucchi, soffermandosi sul dato della parte disponibile – con la quota annuale fissata per il piano di rientro. Abbiamo infatti previsto una rateizzazione in 30 anni dei residui non più riscuotibili: si tratta di 19 milioni di euro che, diviso trenta, porta a 655mila euro circa annui. Stiamo rientrando da questa cifra dal 2015: si tratta di un comportamento virtuoso anche se, evidentemente, sottrae alcune risorse che sarebbero utilizzabili nell’immediato”.
Paoli, dal canto suo, ricorda invece come “il bilancio sia stato approvato in tempi dignitosi e questo ci ha consentito di lavorare con maggior calma sul rendiconto, arrivando fuori dai tempi massimi soltanto per una ventina di giorni”.
Tra le maggiori novità spicca il nuovo approccio al fondo svalutazione crediti di dubbia esigibilità: dal 2018 si passa, infatti, dal metodo “semplificato”, meno cogente, a quello ordinario. L’ente revisore, prendendo atto di questa scelta, invita comunque ad un costante monitoraggio i responsabili di settore, tenuto conto dell’elevata consistenza dei residui attivi. Buone notizie emergono anche in relazione al capitolo “cassa”: scendono infatti di dieci giorni, rispetto all’anno precedente, i tempi di pagamento ai fornitori (si passa da 45 a 35 giorni).
In chiusura il capogruppo di Forza Italia, Marco Martinelli, chiede lumi sulle ulteriori raccomandazione espresse dal collegio dei revisori. I revisori, infatti, invitano ad una più efficace azione sulla riscossione delle entrate, oltre ad una maggiore attenzione sulla spesa di parte corrente, con un focus specifico sulla copertura dei servizi a domanda individuale (come asili, case di riposo etc). “La copertura rispetto a questi servizi – replica Lemucchi – è troppo bassa. Si tratta di un paradosso, perché per le famiglie sono costi notevoli, ma non bastano a coprire la spesa per i servizi erogati. Dobbiamo lavorare su questo fronte. I debiti fuori bilancio? Si tratta – conclude – di una cifra fisiologica (40mila euro circa, ndr) enormemente più bassa rispetto al passato”.

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