Da ex convento alla fortezza, Lucca antica a ex Manifattura foto

Un pezzo di storia più o meno antica della città racchiuso negli scavi archeologici dell’ex Manifattura che oggi (22 giugno) si sono mostrati ai visitatori nel loro splendore. La giornata di apertura alle visite dei cittadini è stata piuttosto partecipata, visto anche l’interesse che l’intera area conserva anche nella sua storia più recente, legata nell’immaginario collettivo, al lavoro di generazioni di sigaraie. Tra gli ospiti speciali della visita il sindaco Alessandro Tambellini e l’assessore all’urbanistica Serena Mammini che hanno effettuato un tour con i tecnici e responsabili della Soprintendenza.
Data la rilevanza storica del manufatto, è stato deciso un ampliamento dell’area di scavo: è stato così portato alla luce uno spaccato della storia cittadina, che permette di ripercorrere le diverse fasi di quest’area dal tredicesimo al sedicesimo secolo.

Infatti, per la sua considerevole mole, la struttura muraria trecentesca fu utilizzata come fondazione nella costruzione del muro di recinzione degli orti del convento di San Domenico, eretto nel 1506, costruito utilizzando il materiale lapideo e laterizio recuperato dalla demolizione della muratura antica. Adiacente al lato meridionale del convento è emerso un importante asse viario urbano, l’antica via degli Stipari: un ampio tratto del lastricato stradale risalente al sedicesimo secolo, più volte consolidato e integrato con terra battuta mista a polvere di laterizio. Approfondendo lo scavo è stato possibile riportare a vista l’aspetto che aveva la medesima strada nel tredicesimo secolo: uno spettacolare ammattonato che delimitava come una cornice la carreggiata pavimentata con un acciottolato molto fine. A questa stessa fase, anteriore alla costruzione di Castruccio, è da ricondurre anche un’abitazione, conservata parzialmente nelle murature perimetrali, demolita proprio per consentire la costruzione del castello. Nei livelli più profondi in questi ultimi giorni sono state individuate anche alcune sepolture, probabilmente da ricondurre alla vasta necropoli di epoca altomedievale che si estendeva all’esterno delle mura romane, già rilevata nel 2015 in un piccolo scavo nel chiostro del convento di San Domenico e in via del Crocifisso, in occasione della realizzazione dell’isola ecologica interrata. Le visite di oggi sono state guidate dalle archeologhe Elisabetta Abela (curatrice dello scavo) Serena Cenni e Maila Franceschini.
Le foto di Domenico Bertuccelli

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