Lucca Summer Festival, venduti oltre 90mila biglietti

“Lucca? Mi dovrà sopportare ancora a lungo”. Mimmo D’Alessandro decide di non mollare e andare avanti. Perché a Lucca si rialzi il sipario sulla prossima edizione del Lucca Summer Festival. Una manifestazione che ha divertito ed emozionato oltre 90mila fan. Un pubblico da “10 e lode”, commenta il promoter che nel dare le pagelle non dimentica la sua ‘croce’, quella “una burocrazia che non sa guardare al di là del proprio naso” a cui non va “nemmeno la sufficienza”. 

L’organizzatore del Lucca Summer Festival, insomma, chiarisce una volta per tutte: non getterà la spugna e lo farà, come nel suo stile, a mo’ di sfida: “All’indomani del concerto di Roger Waters ero a conclusione di settimane d’inferno, a causa di una burocrazia cieca, che rischia di mettere in ginocchio Festival come il nostro. A caldo e a domanda precisa, ho detto che per me questa esperienza volgeva a conclusione. A quanti però hanno cercato di renderci la vita impossibile ora che la ventunesima edizione del Lucca Summer Festival volge al termine, dico: io resto”. Pronto a ripetere l’esperienza del concertone sugli spalti delle Mura anche il prossimo anno. Una sfida sempre più difficile dal punto di vista dei big ospiti: dopo Rolling Stones e Roger Waters, D’Alessandro sa che dovrà tornare, di nuovo, a stupire Lucca. Lo show, del resto (a quanto pare), deve continuare.
“Questo festival – spiega D’Alessandro – non sono io, ma è la città. Sul palcoscenico dove quest’anno si è svolta, a parer mio, l’edizione più bella, dal punto di vista qualitativo, di tutte quante, campeggia la scritta Lucca. Questo il pubblico vede. Mi piacerebbe che se ne rendessero conto anche i burocrati e l’amministrazione comunale. Non vedo ancora quella piena collaborazione e condivisione che invece ho visto in altre città, come Pompei. Con il sindaco e la giunta di quella città c’è assoluta complicità. Capiscono il lavoro che facciamo, comprendono che portiamo occupazione, fornendo lavoro anche a chi non ne avrebbe. La nostra attività, quella in generale di chi organizza festival di musica, è per così dire anche sociale e umanitaria. Senza gradire che produciamo Pil e facciamo anche terapia, perché la musica aiuta mente e anima delle persone, le rende felici. E la felicità, quella no, non si può comprare”.
Tuttavia, qualche stima la si può fare, parlando dell’edizione appena conclusa del Summer Festival (stasera in piazza Napoleone ci sarà il concerto pucciniano con il maestro Beatrice Venezi a chiudere la kermesse). Sono stati, infatti, oltre 90mila i biglietti venduti per i concerti di quest’anno: “Un obiettivo che ci eravamo dati e che ci entusiasma – commenta D’Alessandro -: nel fare un bilancio dell’ultima edizione, però, non posso non sottolineare un dato fondamentale. Che nonostante mesi di ostruzionismo della burocrazia, non c’è stato alcun incidente. Nessun problema durante l’afflusso o il deflusso dei concerti. Di questo devo ringraziare anche il pubblico straordinario di questa manifestazione. Il regalo più bello ce lo hanno fatto con i loro sorrisi. Veder partire da Lucca migliaia di persone felici, dovrebbe inorgoglire non soltanto me ma tutta la città”.
Città e istituzioni, precisa il promoter. Che ora sono chiamate all’appello: “Per me Lucca può andare avanti con un concerto sugli spalti ogni anno – spiega D’Alessandro -, però come ho già detto, voglio che i rappresentanti delle istituzioni di questa città si siedano da subito con un me ad un tavolo e condividano con me questo progetto. Se Lucca vuole, il prossimo anno avrà un altro concertone”. Purché, chiosa ancora D’Alessandro, cessino gli strali, cessi “l’invidia di molti” nei suoi confronti: “Restiamo umani, dico ai miei detrattori e agli uomini della burocrazia aggiungo: studino meglio quello che siamo e quello che facciamo. Si renderanno conto che la nostra attività contribuisce più di molte altre al benessere della comunità”.

Rob. Sal.

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