Sold out per il gala lirico della Santa Croce foto

Successo per il gala lirico della Santa Croce – Puccini e gli altri, ieri sera (14 settembre) in una chiesa di san Giovanni esaurita in ogni ordine di posto.

Il concerto – che ha visto sul palco l’Orchestra Filarmonica di Lucca, diretta da Andrea Colombini – ha costituito anche l’occasione per presentare ufficialmente la nuova linea di pianoforti Cadenza, con il presidente della multinazionale pechinese – Qing Hai Zhang – presente per salutare il pubblico lucchese.
“I cinesi amano Giacomo Puccini, gli italiani e la loro ospitalità – ha dichiarato Zhang – e la frontiera che apriamo oggi ha una portata eccezionale. Due miliardi e mezzo di cinesi verranno a conoscenza del nome del maestro, apriremo scuole di musica, favoriremo interscambi culturali, masterclass e workshop. La nostra volontà, inoltre, è quella di consentire veramente a tutti di avere un pianoforte di altissima qualità nelle proprie case”.
Cadenza ed il Puccini e la sua Lucca Festival daranno poi luce ad una limited edition di pianoforti dedicati a Giacomo Puccini.
“Voglio ringraziare il nostro nuovo sponsor Cadenza e la città di Lucca – ha aggiunto Colombini – e ricordarvi che dobbiamo insistere su quello che è il nostro punto di maggior forza, Giacomo Puccini. L’accordo con Cadenza va proprio in questo senso: da Lucca partirà la distribuzione per l’Europa e si verrà a creare un indotto unico per la città e per il nome del maestro, tramite il dialogo tra i due popoli”.
Quindi lo spettacolo, che strappa al pubblico numerose standing ovation ed applausi scroscianti. Sul palco, per eseguire musiche tratte dal Maestro (apprezzatissimo l’omaggio alla Cina da Turandot), Verdi, Mozart, Strauss Jr. e Lehar, ci sono anche il Coro lirico della Versilia ed i solisti Francesca Maionchi, Nicola Simone Mugnaini, Romano Martinuzzi, Gabriele Spina e Michele Pierleoni.
E il pubblico applaude, partecipa, rimane coinvolto fin da subito in un’esperienza musicale che segna ancora una volta un punto di svolta per la vita culturale della città. Fino ai bis, acclamati a gran voce dalla sala festante, rigorosamente in piedi. Una serata che, oltre a rimanere scolpita nella storia del Festival e della città, ha rappresentato anche l’opportunità per sostenere, ancora una volta, l’importante lavoro svolto in Africa dall’Ufficio missionario diocesano.

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