Paolo Cioni ai Comics, un attore con l’animo da fumettista

Non solo personaggi femminili per il Bar Lume. A Lucca Comics and Games, per le prime anticipazioni, anche l’attore pisano, classe 1982, Paolo Cioni. È lui il mitico ‘Marchino’, motociclista nerd, tifoso del Livorno, marito di Tiziana ma solo per una serie e mezza.
“Un personaggio – dice Paolo Cioni, intervistato nella sede di Lucca in Diretta – che si è ormai stabilizzato nelle ultime stagioni perché la televisione in qualche modo deve rassicurare nel tempo. Nelle prossime puntate ci saranno tante novità nella storia ma il mio personaggio rimane solid e si consolida il rapporto confittuale e giocoso al tempo stesso con Beppe (al secolo Stefano Fresi, ndr)”.

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Se ci sarà un’evoluzione del personaggio di Marchino non è dato saperlo: “Noi – spiega Cioni – sappiamo le cose al momento. Una scoperta a volte bella, al volte deludente, ma comunque una grande esperienza, visto che è la prima serie che faccio così in maniera continuativa. Inizialmente avevo fatto il provino per il ruolo di uno dei poliziotti, poi sono diventato Marchino, che è un personaggio molto diverso rispetto al libro, un motociclista nerd un po’ sfigato che deve far dire allo spettatore: “Ma come fa questo a stare con Tiziana?”, magari auspicando che caschi nelle braccia di Massimo”.
Due i registi che si sono avvicendati per le puntate del Bar Lume su Sky, prima il napoletano Eugenio Cappuccio poi Roan Johnson, pisano doc: “Roan è senz’altro più adatto al testo perché conosci il territorio, mentre Cappuccio sparava le sue cartucce dal punto di vista registico. Diversa poi la scelta delle luci, una estate fredda con il regista napoletano, una solare con Roan”.
Paolo Cioni, oltre all’esperienza in tv, è impegnato a teatro con Alessandro Benvenuti, conosciuto sul set del Bar Lume: “Da diversi anni portiamo in scena – spiega – ‘Chi è di scena’, un thriller comico grottesco, basato sulla storia di un attore giovane che intervista un attore scafato. Un attore che mi dà grandi soddisfazioni e anche una bella sensazione a livello di rapporto umano. Benvenuti, poi, è un grande attore di talento e un grande uomo. E poi mi sono trovato a lavorare con tanti sottotesti che a volte sorprendono il pubblico, altre lo lasciano sbalordito”. E i progetti futuri: “Quasi certamente – dice Paolo – ci sarà una settima stagione del Bar Lume. Per il resto è un lavoro fatto di continui provini, con risposte a volte positive, altre negative”.
Paolo Cioni, però, oltre al palcoscenico, ha un’altra passione che è quella dell’illustrazione: “Sono completamente autodidatta e lavoro su carta e su legno. Non ho ancora approfondito questa passione a livello lavorativo, ho fatto solo piccole mostre dove ho venduto le mie opere a livello locale ma non mi sono mai spinto più di tanto in là. Vorrei che fosse un’attività più presente nella mia vita, il bisogno di disegnare incalza. Quello che faccio sono creature che si attorcigliano fra di loro, personaggi che dialogano senza fumetti. Per il futuro la mia idea è quella di fare una graphic novel. Per questo so a chi rivolgermi e a chi chiedere consiglio per entrare in un mondo che non conosco e in cui vigono regole diverse rispetto al teatro e al cinema. Un mondo meno goliardico, rigoroso, in cui non si usano le parolacce”.
Dei Comics cosa resta a Paolo Cioni? “La roba incredibile – dice – è che i lucchesi, e da pisano mi costa dirlo, hanno una mitica padronanza dell’organizzazione. Sono andato a mangiare in un panificio e c’era una fila enorme, ma in tre minuti sono stato servito. E poi ho visto tante case editrici piccole, anche troppe, che fanno cose belle e anche altre cose che lasciano desiderare. Ma in questa edizione ho visto tanta più roba bella rispetto a roba butta. Autori preferiti? Conosco bene Tuono Pettinato, seguo Spugna da diverso tempo e mi piace perché fa robe grottesche e fantasy”.
L’altra anima di ‘Marchino’ è il fumetto. E chissà che alla prossima edizione dei Comics non possa essere presente come autore di una graphic novel.

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