Ex Steccone, Comune a comitato: “Progetto è cambiato”

Non si fa attendere la risposta del Comune di Lucca al comitato di quartiere di San Concordio, che contestava il progetto all’ex Steccone. L’amministrazione, infatti, ricorda come il progetto sia notevolmente modificato rispetto a quello originario.
“Ci sarà presto modo – si legge nella nota del Comune – di presentare in dettaglio quello che sarà realizzato, ma non comprendere che le volumetrie saranno ridotte, che la destinazione a centro direzionale e commerciale prevista inizialmente è stata convertita dall’amministrazione in un centro civico a disposizione dei cittadini, rende molto difficile un qualsiasi dialogo considerato che in tutti i casi un grave problema è stato convertito in una importante opportunità per tutto il quartiere”.

“Sei milioni di euro come costo complessivo degli interventi vecchi e nuovi sono molti – spiega ancora il Comune – ma l’amministrazione Tambellini ha ereditato dalle precedenti un progetto problematico, in parte già realizzato. Erano infatti già stati spesi tre milioni di euro: parliamo del parcheggio sotto il livello del suolo; dopo una spesa del genere il parcheggio da circa 55 posti auto non poteva essere distrutto e di nuovo interrato con uno spreco di risorse pubbliche inaccettabile che non sarebbe passato inosservato nemmeno alla Corte dei Conti”.
“Chi ha scritto per conto del Comitato – prosegue la nota – dimentica inoltre con troppa facilità che l’intervento sul cosiddetto chiesone non era possibile per diversi motivi: non era in linea con quanto previsto dal bando, la proprietà non era del Comune ma di Gesam spa; deve inoltre essere effettuata la bonifica per 4,5 milioni di euro e l’amministrazione è in attesa della sentenza del Consiglio di Stato che dovrà accertare le responsabilità dell’inquinamento del suolo (l’area interessata dall’intervento è stata già bonificata con una spesa di 1,5 milioni di euro che sommati a quelli già spesi portano a 3 milioni il totale della spesa per il recupero ambientale)”.
“Il comitato di quartiere di San Concordio – conclude la nota – ha pieno diritto di esprimere tutte le idee che ritiene desiderabili per quell’area ma l’amministrazione comunale ha il dovere di riportare la discussione su un piano di oggettività, di aderenza alla realtà e propone un intervento possibile e sostenibile che arricchirà il territorio senza sprecare nemmeno quei soldi dei cittadini che furono spesi da altre amministrazioni molti anni fa”.

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