Medicina dei viaggi, in tanti al convegno nazionale

Grande successo ieri (15 febbraio) e oggi a San Micheletto, alla presenza di oltre 150 professionisti da tutta Italia e anche dall’estero, per il nono congresso nazionale della Società italiana di medicina dei viaggi e delle migrazioni (Simvim), fondata proprio a Lucca nel 1997.
Dopo i saluti del sindaco Alessandro Tambellini, del presidente dell’Ordine dei medici Umberto Quiriconi e della vice presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca Lucia Corrieri Puliti, i molti e qualificati relatori hanno approfondito tutte le ultime novità di un settore in costante sviluppo.

In questi ultimi anni, infatti, le attività sanitarie e scientifiche nel settore della medicina dei viaggiatori, si sono estese in maniera significativa. La presenza di oltre 200 ambulatori di medicina dei viaggiatori nelle Asl italiane rappresenta oggi una concreta opportunità per offrire, non solo una sufficiente protezione vaccinale a tutti coloro che per vari motivi sono esposti a rischi infettivi durante i viaggi, ma anche tutte le vaccinazioni di routine.
Nel corso della due giorni lucchese si è parlato di vaccini (vecchi e nuovi), sono state presentate nuove pubblicazioni e sono state illustrate le peculiarità della suggestiva wilderness medicine (medicina in ambienti remoti di tutto il mondo). Un tema centrale è stato poi quello della sfida della comunicazione, soprattutto nella prevenzione delle malattie sessualmente trasmesse.
Grande interesse hanno suscitato gli interventi del presidente dell’International society of travel medicine (Istm), Leo Visser, e di uno dei decani del settore, Ron Behrens, che in una lezione magistrale ha fatto il punto sulla travel medicine nel mondo.
Molto apprezzata anche la relazione Italo Angelillo, presidente della Società italiana di igiene, medicina preventiva e sanità pubblica (Siti). 
“E’ stato un grande piacere – ha evidenziato il presidente Simvim, Alberto Tomasi, direttore dell’area igiene e sanità pubblica dell’azienda Usl Toscana nord ovest – accogliere nuovamente qui a Lucca, ad oltre venti anni dalla fondazione della nostra società scientifica, amici ed esperti provenienti da ogni regione d’Italia, dal Friuli alla Calabria, e perfino dall’estero. I risultati dell’indagine nazionale sugli ambulatori di medicina dei viaggiatori, presentati nel corso del convegno, hanno confermato come gli ambulatori di medicina dei viaggiatori, presenti ormai in tutta Italia, siano in grado di offrire un’adeguata preparazione e consulenza a coloro che si recano all’estero per motivi di turismo, lavoro, volontariato. Per quanto riguarda l’ambito territoriale di Lucca, il servizio è attivo da oltre 20 anni all’interno dell’unità operativa di igiene e sanità pubblica del dipartimento della prevenzione. Essere messi a conoscenza, prima della partenza, dei potenziali rischi di un viaggio può mettere al riparo da situazioni spiacevoli, perché permette di adottare comportamenti più corretti. La valutazione e le conseguenti misure da adottare per ridurre al minimo i rischi di un soggiorno all’estero è un percorso che vede coinvolti il medico e lo stesso viaggiatore, con la necessaria collaborazione dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, dei farmacisti e degli agenti di viaggio. Negli ultimi anni è cresciuta costantemente l’attività dell’ambulatorio, che, lo ricordiamo sempre, deve essere consultato dal cittadino almeno 15-20 giorni prima di partire”.

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