Scuole all’aperto, Lucca lancia progetto pilota foto

Scuole elementari all’aperto? Lucca ci crede tanto che sarà la sede del primo seminario nazionale degli insegnanti delle scuole elementari all’aperto. Lucca, infatti, insieme con Bologna, è la città-pilota in Italia del percorso educativo che utilizza gli spazi verdi e all’aperto come luoghi per la didattica e la formazione. Un impegno che è stato ribadito anche oggi (6 aprile), in occasione del seminario nazionale, che ha visto la partecipazione del sindaco, Alessandro Tambellini, dell’assessora alla scuola, Ilaria Vietina, della vicesindaca di Bologna, Marilena Pillati, e di referenti del mondo scolastico, a partire da Indire, l’istituto nazionale per la ricerca per l’innovazione nella scuola italiana.

“La nostra scuola è il giardino”, è questa l’anima del progetto delle scuole all’aperto, introdotto sul territorio lucchese dall’amministrazione Tambellini e attivo in numerose scuole di Lucca e della Piana. A raccontare le esperienze durante il seminario nazionale sono state le stesse scuole e in particolare gli insegnanti che, in varie parti d’Italia, fanno parte della rete.
C’è chi scopre la natura per la prima volta e con essa tutti gli animali che la popolano, oppure chi, attraverso il gioco e l’attività all’aria aperta approfondisce la matematica, la geografia, la storia e le scienze. Altri, invece, sperimentano laboratori en plein air, mentre in generale per tutti l’educazione e la scuola in giardino favoriscono l’apprendimento, contribuiscono a sviluppare nei più piccoli un senso di cura e di rispetto per gli spazi condivisi e per i beni comuni e permettono agli insegnanti di riconoscere prima e in modo più dettagliato problemi, difficoltà o paure del bambino.
“Lucca e Bologna sono insieme in questo percorso educativo che mette al centro il bambino – spiegano gli organizzatori -. Siamo soddisfatti della risposta che stiamo ricevendo da parte degli insegnanti. La natura ci aiuta a rispettare maggiormente quello che i bambini sono, i loro ritmi di crescita. In questo modo riusciamo a intercettare le difficoltà e quindi a rispondere meglio alle problematiche. Dall’altra parte, invece, i bambini imparano fin da piccoli a conoscere la natura, a rispettare l’ambiente, ad avere un contatto diretto con la terra, con gli animali, con le piante. Tutte cose che oggi si tendono a perdere e a sostituire con la realtà virtuale dei videogiochi o dei cellulari. Gli obiettivi sono molteplici: costruire con le scuole nuovi strumenti per l’apprendimento e la formazione; offrire ai bambini nuove modalità di vivere la scuola; creare una comunità di bambini e di famiglie più consapevole e più attenta al territorio”.

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