Guidotti: lavoro, per sicurezza serve impegno enti

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“È necessario integrare l’azione politica e amministrativa sul tema della sicurezza, soprattutto a livello di informazione generale e di cultura del lavoro”.
La giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro per promuovere, a livello mondiale, la prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali si celebra oggi (28 aprile) anche a Lucca nel ricordo di Antonio e Eugenio, i due operai morti mentre stavano montando i lumini per la Santa Croce in via Vittorio Veneto. Da quel drammatico incidente di due anni fa, il Comune di Lucca ha avviato un percorso che va nella direzione, appunto, di integrare azione politica e cultura del lavoro, come spiega Roberto Guidotti, consigliere comunale del Pd con delega al lavoro. 

“Il tema della giornata – spiega – sarà il futuro del lavoro, un futuro sicuro e sano. Ad oggi nonostante le buone leggi in vigore sia a livello europeo sia nel nostro paese, questo è un argomento di massima attualità, questa campagna internazionale di informazione intende puntare i riflettori sulle tematiche della salute e sicurezza sul lavoro, con particolare attenzione al numero tutt’ora elevato degli infortuni sul lavoro, delle malattie professionali e delle morti bianche, in tutto il mondo”.
“Ma visto anche il tema della giornata i termini sicurezza e lavoro possiedono significati sui quali è necessario riflettere e aggiornarci – prosegue Guidotti -: il concetto di sicurezza non deve essere più legato culturalmente ad una società industriale di tipo fordista,  ad un lavoro tutelato, fisso in una medesima azienda nella quale gli addetti trascorrevano la loro intera vita lavorativa. In un tale contesto era l’azienda il principale soggetto politico, l’interlocutore istituzionale privilegiato delle politiche sulla sicurezza; all’azienda, infatti, spettava il ruolo di principale formatore del lavoratore sulla sicurezza, di esecutore delle buone pratiche, delle azioni preventive delle quali il lavoratore era oggetto sostanzialmente passivo. Oggi il lavoro è cambiato: si è sbriciolato, parcellizzato, è diventato prima ’liquido’, poi ’gassoso’. Oggi chi entra nel mondo del lavoro  – pensiamo ai giovani – si trova di fronte un universo frastagliato di molti lavori, per lo più precari, ognuno regolato, si fa per dire, da usi e norme proprie e continuamente mutevoli. In questo scenario la sicurezza è rimasta drammaticamente importante e le aziende non sono più adeguate – da sole – a coprire il ruolo di soggetto centrale della sicurezza sul lavoro. È necessario integrare l’azione politica e amministrativa sul tema, soprattutto a livello di informazione generale e di cultura del lavoro. I mutamenti produttivi degli ultimi decenni hanno sconvolto il concetto di valore del lavoro, la cui sacralità e intangibilità erano state riconosciute dalla nostra democrazia fin dalla carta costituzionale. Qualcosa di simile è il percorso che l’amministrazione comunale nella sua interezza senza divisioni politiche ha iniziato a fare dopo quel tragico venerdì primo settembre  2017, quando Eugenio e Antonio hanno  perso la vita nell’adempiere il loro lavoro quotidiano, svolgendo il loro dovere sociale e la fonte del loro sostentamento e hanno segnato profondamente la vita delle loro famiglie. Da quel giorno proprio per onorarne la memoria e con loro tutti i caduti sul lavoro la città per mezzo dell’amministrazione comunale si è sentita in obbligo di impegnarsi nella tematica della sicurezza, di elaborare una specifica azione in questa direzione, per quanto nelle possibilità politiche dell’amministrazione locale, tale da integrare le normative e le prassi vigenti che regolano la materia, allo scopo di creare una forte coscienza sociale della centrale importanza della sicurezza sul lavoro”.

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