Comitati sanità: “Referendum su futuro Campo Marte” foto

Una petizione popolare per decidere il futuro dell’area occupata dall’ex ospedale Campo di Marte. È questa l’iniziativa dei comitati sanità di Lucca, che lanciano una raccolta firme per far arrivare la petizione al consiglio comunale. L’obiettivo? Un referendum affinché i cittadini indichino: se l’area già occupata dall’ex ospedale di Campo di Marte, nell’ambito della destinazione pubblica, cui è vincolata per legge, debba o no, rimanere esclusivamente a destinazione sanitaria o anche socio-sanitaria; se la porzione di tale area, eventualmente posta in vendita dall’area vasta nord-ovest debba o no essere acquisita dal comune di Lucca.

La petizione è stata presentata oggi (21 giugno) con la presenza di vari rappresentanti dei comitati sanità Lucca: Roberto Lenzi, Paolo Pascucci, Laura Pieri, Gemma Urbani e Gabriella Bertani.
“Ribadiamo nuovamente la necessità che il Campo di Marte – tuonano i comitati sanità Lucca – rimanga non solo di proprietà pubblica, come impone la legge 67/88, ma che rimanga a destinazione sanitaria o tutt’al più a destinazione sociosanitaria. Ci auspichiamo che l’intera cittadinanza possa esprimere un parere sul destino del Campo di Marte, vorremmo evitare che dalle stanze comunali esca un progetto di variazione di destinazione d’uso, propedeutico alla cessione a privati già confezionato e impacchettato. Per questo abbiamo indetto una petizione popolare. Il tempo e i fatti stanno dimostrando l’imprescindibilità di quanto richiesto – proseguono -. Dall’inaugurazione del nuovo ospedale a oggi Campo di Marte è andato sempre più riempendosi di funzioni sanitarie. Tant’è vero che mentre all’inizio era prospettata una dismissione dei 2/3 dell’area, oggi si parla di dismettere solo 1/3. Ma se erano sbagliate le previsioni iniziali, come i fatti hanno dimostrato, oggi già possiamo dire che è ragionevole prevedere che altri spazi del Campo di Marte sarebbero necessari per il polo riabilitativo, per i posti letto mancanti al San Luca, per la scuola infermieri e per l’Hospice, che troverebbero ottimale collocazione proprio al Campo di Marte. Intanto al San Luca i posti letto mancano e gli ammalati vengono dirottati in strutture private. Il pronto soccorso scoppia per l’evidente errore progettuale, tra l’altro anche il sindaco Tambellini si è finalmente deciso a farsi sentire in regione per la situazione preoccupante al pronto soccorso. Ma dove era quando i comitati sanità denunciavano le carenze del San Luca e la sua maggioranza difendeva a spada tratta le errate scelte della regione? Dobbiamo invece tener conto dei futuri fabbisogni di cura di una popolazione che, inesorabilmente, sta invecchiando e un ospedale costruito troppo piccolo per le esigenze del territorio. Lo sguardo lungo della politica dovrebbe riflettere su tutto questo e abbandonare l’idea di cedere a privati quest’area, cui certo alletta quest’area privilegiata vicina alla città e in zona acustica 2. Lucca si tenga stretto questo patrimonio, siano i cittadini a decidere su un tema così importante, il consiglio comunale accolga i contenuti della petizione e deliberi per indire un referendum consultivo sul destino del Campo di Marte”.
La petizione avrà bisogno di 50 firme: “I cittadini devono essere attori protagonisti sul tema della sanità – commenta Pascucci -. Per questo abbiamo deciso di lanciare questa iniziativa per arrivare al referendum consultivo per decidere sul futuro del Campo di Marte. La partecipazione diretta dei cittadini. Serviranno 50 firme per far arrivare l’iniziativa al sindaco: la maggioranza sarà posta davanti al quesito di far pronunciare o meno i cittadini sulla sanità”.
Alla presentazione della petizione presenti anche alcuni cittadini. Tra questi Ovidio, che ha presentato la sua segnalazione: “Ho constatato personalmente i disagi presenti all’interno del pronto soccorso dell’ospedale San Luca. Alle file infinite di ore in attesa, si aggiunge la problematica dei parenti dei pazienti, che non possono assistere la propria persona cara”.

Claudio Tanteri

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