Nuovo ponte sul Serchio, a settembre il bando foto

Ponte sul Serchio, si accelera l’iter per i lavori. È quanto emerso dall’incontro pubblico convocato questa mattina (16 luglio) a Palazzo Ducale. Il bando di gara europeo per i lavori, aperto dai 30 ai 60 giorni, sarà pubblicato entro settembre. L’assegnazione è prevista per l’aprile del prossimo anno e a maggio-giugno, nelle intenzioni dei tecnici della Provincia, dovrebbero iniziare i lavori, della durata di due anni, con chiusura prevista entro il maggio 2022, termine ultimo per non perdere i finanziamenti europei. Il presidente Menesini, raccogliendo l’invito di Fabio Malfatti del comitato sto sul Serchio, anche anche dato la disponibilità all’organizzazione di un tavolo permanente che permetta la condivisione delle informazioni e supervisioni i vari passaggi fino alla realizzazione dell’opera.

Il costo complessivo dei lavori ammonta a 15 milioni e 620mila Euro, finanziati per 14 milioni e 450mila Euro dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per 550mila Euro dalla Regione Toscana e per 620mila euro direttamente dall’Amministrazione provinciale. All’incontro di questa mattina, in cui il presidente della Provincia Luca Menesini ha fatto da padrone di casa, erano presenti vari portatori di interessi sia istituzionali che delle imprese e dei cittadini. Tra gli altri, erano presenti anche l’assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli, il presidente della Commissione regionale ambiente ed ex presidente della Provincia Stefano Baccelli, il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini accompagnato dagli assessori Bove, Marchini, Mercanti e Del Chiaro, Stefano Varia in rappresentanza di Confindustria e Ance, oltre a diversi rappresentanti dei comitati paesani interessati dall’opera.
“L’incontro di questa mattina è finalizzato a dare tutte le informazioni utili per in vista del procedimento di gara che dovrebbe essere pubblicato entro settembre – ha esordito Menesini -. Si tratta di uno degli interventi più significativi degli ultimi 40 anni ed è importante che le informazioni siano chiare e a disposizione di tutti. Per questo abbiamo creato un’apposita casella mail (nuovopontesulserchio@provincia.lucca.it) e creeremo anche un’apposita sezione sul Serchio”.
“”Si tratta di un’opera di straordinaria importanza per il nostro territorio, un’opera che non porterà benefici solo sul piano economico, ma che renderà la Piana più sicura anche dal punto di vista idraulico. Un’opera a cui arriveremo – ha concluso il presidente Menesini – grazie alla volontà di Enti locali, associazioni di categoria e cittadini e in virtù della sinergia tra Provincia di Lucca, Regione Toscana e Comune di Lucca, senza dimenticare la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca che ha avuto un ruolo fondamentale nell’avvio dell’iter, con il finanziamento del progetto preliminare e del concorso di idee. È la prova che tutti assieme, con gioco di squadra, si vince”.
“Quello di stamattina è un momento di particolare interesse perché si tratta di un’opera che è attesa da molto tempo – ha aggiunto il sindaco Alessandro Tambellini -. Ricordo quando, nel 2009, fummo costretti a chiudere il ponte di Monte San Quirico con grandissimi disagi per la viabilità. D’altronde quel ponte non è più in grado di reggere i flussi di traffico attuali, caratterezzati anche da un massiccio passaggio di mezzi pesanti. Senza dimenticare che i residenti di Monte San Quirico hanno i mezzi che passano praticamente sulla soglia di casa. Per questo il nuovo ponte è necessario: assorbirà buona parte del traffico proveniente dalla Valfreddana, dove ci sono alcune realtà industriali di grande rilevanza, e permetterà così al ponte vecchio di essere sfruttato solo dal traffico residenziale”.
“Il nuovo ponte ha bisogno poi di un completamento che è quello dell’asse sub-urbano – ha concluso il primo cittadino -. Si tratta di un prolungamento indispensabile di cui abbiamo un progetto già in fase avanzata, si tratta ora ditrovare i fondi. L’auspicio è di completare anche quest’opera a stretto giro rispetto all’apertura del ponte altrimenti i benefici che se ne potrebbero trarre sarebbero molto minori”.
“Ci troviamo di fronte ad uno snodo decisivo che è quello dell’indizione della gara – ha detto l’assessore Vincenzo Ceccarelli -. Oggi siamo qui per dare risposte concrete che è la parte del lavoro più bella in cui la politica si riconcilia con i cittadini. Non solo sarà un’opera utile ma sarà anche bella e questo non è scontato, soprattutto in un momento come questo dove le risorse scarseggiano. Per garantire la massima trasparenza ed il rispetto dei tempi, nel gennaio di quest’anno abbiamo firmato con il presidente Menesini un accordo di programma che prevede anche un cronoprogramma dei vari step da fare molto rigido. Entro il 2023 l’opera dovrà essere realizzata e rendicontata, speriamo che tutto possa andare per il meglio”.
Grande soddisfazione è stata espressa anche da Stefano Baccelli, presidente della Provincia quando si cominciò a parlare di questo progetto ormai 10 anni fa: “Per Lucca è un giorno importante: finalmente, dopo anni di progettazioni e ricerca instancabile di finanziamenti, il nuovo ponte sul Serchio si appresta a diventare realtà. Con l’avvio delle procedure per gli espropri, la gara d’appalto, l’illustrazione del relativo cronoprogramma, possiamo dire che l’opera tanto attesa si appresta ad entrare nella sua fase realizzativa”.
“Come molti sanno – ha aggiunto Baccelli – tengo particolarmente a questo progetto, ideato quando ero presidente della Provincia. Sono passati più di 10 anni da quel 5 marzo 2009, quando, a causa di un cedimento stradale, dovemmo chiudere il ponte di Monte San Quirico per eseguire una verifica tecnica, avendo timore di un cedimento strutturale. Se così fosse stato avremmo dovuto chiudere a tempo indeterminato il ponte, con Lucca divisa in due, la zona dell’Oltreserchio isolata per anni e l’improbabile prospettiva di dover abbattere e ricostruire un ponte vincolato dalla Soprintendenza e per di più senza risorse economiche. Occorreva quindi realizzare un nuovo Ponte, moderno, funzionale, adeguato idraulicamente e di pregio architettonico. Si cominciò con una riga sul regolamento urbanistico del Comune di Lucca e con zero euro di finanziamenti. Da quando sono consigliere regionale e presidente della commissione competente per materia, il mio impegno è stato dedicato a trovare i definitivi finanziamenti per realizzare l’infrastruttura. Ora sono veramente soddisfatto perché si entra nella fase realizzativa di un’opera essenziale sia per la sicurezza del nostro territorio, sia per la mobilità cittadina”.
Esaurita la fase degli interventi istituzionali, è stata l’architetto della Provincia Francesca Lazzari ad illustrare più nel dettaglio i vari passaggi che hanno portato all’adozione del progetto definitivo: “Il ponte sarà realizzato quasi interamente in acciaio è sarà composto di tre archi, con parti in rilevato e parti in viadotto che serviranno a collegare la via del Brennero con la strada provinciale Morianese – ha spiegato l’architetto -. Per quanto riguarda le opere accessorie, sarà ingrandita la rotonda attualmente esistente sul Brennero ed un’altra sarà realizzata ex novo sulla Morianese all’altezza del distributore di benzina. Sul lato del Brennero sarà poi spostato parzilamente l’argine per permettere la realizzazione di una rampa di accesso. Il ponte sarà completato poi da un pista ciclopedonale che si innesterà con quella già esistente lungo il parco fluviale”.
“Per quanto riguarda l’appalto – ha aggiunto l’architetto Lazzari – costerà 1 milione in più rispetto ai 14,5 inizialmente ipotizzati. Questo è dovuto alle lungaggini burocratiche che hanno reso necessaria una revisione dei prezzi. Nei prossimi mesi comunque dovrà essere approvato il progetto definitivo e, a seguire, il piano finanziario. L’obiettivo è quello di pubblicare il bando entro settembre e di tenerlo aperto da 30 a 60 giorni. L’assegnazione è prevista per aprile in modo che i lavori possano partire entro maggio-giugno del prossimo anno. Il tempo stimato per la realizzazione è di due anni con la chiusura dei cantieri prevista per il maggio del 2022”.
Ad entrare nei dettagli tecnici del bando di gara, aspetto di grande interesse per le imprese, è stato Luigi De Angelis della segreteria della Provincia: “Il bando sarà realizzato con procedura aperta a offerta più vantaggiosa – ha spiegato -. Sarà pubblicato sulla gazzetta ufficiale dell’Unione Europea oltre che su quella della Repubblica Italiana, per questo ci aspettiamo che arrivino proposte anche dall’estero. L’idea è quella di tenere il bando aperto 60 giorni per dare la possibilità alle imprese di preparare al meglio le loro offerte. A seguire ci sarà la nomina della commissione aggiudicatrice che, con l’adozione del decreto ‘Sblocca cantieri’ potrà essere scelta direttamente dalla Provincia. Abbiamo stimato un tempo di 120 giorni, che nella nostra esperienza è un periodo congruo, per la valutazione di tutte le offerte che perverranno ma, ovviamente, questo periodo è suscettibile di variazione in base al numero di progetti che saranno presentati. Terminato l’esame delle proposte, sarà fatta un’aggiudicazione provvisoria a cui seguiranno i normali controlli previsti dalla legge per l’azienda vincitrice dell’appalto. Se dai controlli non risulterà niente, si procederà con l’assegnazione definitiva, la stipula del contratto e la consegna dei lavori”.
Terminata l’esposizione anche dell’iter procedurale è stata la volta degli interventi da parte del pubblico presente. Il primo a prendere la parola è stato Fabio Malfatti in rappresentanza del Comitato sto sul Serchio: “Siamo molto felici di essere qui oggi – ha detto -. Il nostro comitato ha sempre collaborato e spinto per la realizzazione di quest’opera. Nel 2013 organizzamo anche una raccolta firme che ottenne una grandissima adesione, a dimostrazione di come i cittadini della zona siano favorevoli alla realizzazione del nuovo ponte. Oggi quindi, in questa giornata felice, vorrei ricordare il fondatore del nostro comitato Silvano Papini. Rilancio poi l’idea di un tavolo permanente in modo da avere un calendario costante di incontri tecnici ma anche informativi sullo stato di avanzamento dei lavori”.
È stata poi la volta di Giuseppe Nardi, residente a Torre sulla via per Camaiore, che ha riproposto il tema della vibilità provinciale, a suo modo di vedere inadeguata per i flussi di traffico attuali. A questa critica ha risposto l’assessore Ceccarelli: “Sapete bene che le provincie sono sottoposte a finanziamenti ministeriali – ha spiegato – e che hanno subìto dei tagli ingenti che spesso non consentono di realizzare nemmeno la manutenzione ordinaria. Nell’ultima fase del governo Gentiloni il ministro Del Rio aveva stanziato per la Toscana circa 140 milioni a favore della viabilità. Una parte di queste risorse è stata assegnata anche alla Provincia di Lucca. Inoltre ogni anno facciamo bandi per interventi puntuali legati alla sicurezza stradale ma più di questo non possiamo fare. Per intervenire sulla viabilità provinciale sarebbe necessaria una legge ad hoc e non sempre questo è possibile”.
È stata poi la volta di Stefano Varia in rappresentanza delle categorie economiche: “Siamo molto felici nel vedere che siamo vicini alla fase di gara – ha detto -. Si tratta di un’opera affascinante e moderna ma attenzione a dare troppo peso all’aspetto del prezzo che potrebbe mettere a rischio la fattibilità dell’opera. Dal canto nostro, ci impegneremo per presentare delle proposte competitive”.
“Essendo una pubblica amministrazione la componente del prezzo non può essere sottovalutata – ha replicato l’architetto Lazzari -. Ma questo incide solo per il 30%. Grande rilevanza sarà data ovviamente alla qualità tecnica dei progetti che saranno presentati e inoltre anche la componente dei tempi di realizzazione giocherà un ruolo fondamentale”.
L’assemblea si è poi sciolta con la promessa da parte dei rappresentanti della Provincia di un nuovo incontro infarmativo con le categorie economiche a settembre, prima della pubblicazione del bando.

 

 

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