Sicurezza, consegnati dispositivi per guardie mediche foto

Piccolo, pratico, semplice da usare e, soprattutto, sempre attivo e rintracciabile. Sono 19 i nuovi dispositivi di sicurezza che dal mese di agosto saranno consegnati ai medici di ben sedici sedi di continuità assistenziale della Provincia di Lucca. Un piccolo strumento, quasi un “angelo custode” tascabile, che terrà lontani soggetti aggressivi o malintenzionati e che garantirà ai medici maggiore sicurezza, anche in campo legale. Già, perché se si crede che la professione della guardia medica sia meno pericolosa di altre ci sbagliamo alla grande: sedi isolate e aperte anche di notte, infatti, non sono sempre un luogo sicuro in cui esercitare il proprio lavoro. Per non parlare poi dei piccoli ma gravi inconvenienti che possono accadere in strada mentre il medico si sposta dalla propria sede al domicilio del paziente, magari per un’emergenza. Ma da oggi tutto cambia o, almeno, ci si prova: i nuovi dispositivi sono stati illustrati questa mattina (26 luglio) nella sede dell’Ordine dei medici alla presenza del presidente dell’Ordine, Umberto Quiriconi, del direttore del dipartimento di medicina generale Guglielmo Menchetti, della referente dei giovani medici Sara Barsotti e di Dario Augelli, responsabile del gruppo Sicuritalia che ha fornito i dispositivi all’ordine.

Come funziona? E’ semplice: il dispositivo è munito di un pulsante rosso centrale che attiva un segnale di emergenza verso la centrale operativa che, in prima battuta, chiamerà il cellulare del medico da cui è partita la segnalazione e, in caso di mancata risposta, il dispositivo sarà geocalizzato e saranno attivati forze dell’ordine e 118. Il pulsante rosso potrà essere utilizzato dal medico solo in grave caso di pericolo: il dispositivo, infatti, possiede anche un tasto di coercizione che trasmette l’allarme e consente di far ascoltare l’audio alla centrale operativa. Sarà l’operatore della centrale a decidere quali mezzi o forze inviare. Il dispositivo, come già spiegato, è sempre rintracciabile e attivo h24 tutto l’anno.
“Credevamo molto a questa iniziativa e finalmente ci siamo riusciti – ha detto il presidente Quiriconi – Fortunatamente gli episodi di violenza nella nostra Provincia sono stati pochi e si sono limitati tutti ad aggressioni verbali, ma purtroppo la cronaca nazionale ci insegna a non sottovalutare questo problema di sicurezza. Abbiamo deciso di organizzare una conferenza stampa perché è importante che i cittadini sappiano che esistono questi dispositivi, sperando che sia un deterrente: in tutte le sedi, inoltre, la presenza dei dispositivi sarà segnalata da un cartello. Mi auguro davvero che non vengano mai utilizzati”.
“Sono diventato medico ormai quarant’anni fa e il problema della sicurezza è rimasto tale e quale, se non peggiorato – ha raccontato il dottor Menchetti – Quando ti bussano alla porta dello studio purtroppo non sai mai chi puoi trovarti davanti, il rischio c’è, quindi questo è davvero un giorno importante per la nostra professione. A mio parere, per combattere queste insicurezze bisognerebbe avere sedi più sicure e protette, magari non isolate, e ogni medico non dovrebbe mai essere lasciato solo in sede. Chissà, magari un passo alla volta si arriverà a tutto”.
Le sedi. Nella piana di Lucca, le sedi che riceveranno il dispositivo sono 4 (Lucca, Ponte a Moriano, Capannori e Altopascio), 6 invece nella Mediavalle e Valle del Serchio (Bagni di Lucca, Gallicano, Coreglia, Barga, Castelnuovo e Piazza al Serchio) e in Versilia (Torre del Lago, Viareggio, Massarosa, Pietrasanta, Querceta e Camaiore). Inoltre, nelle sedi di Lucca, Capannori e Altopascio sono stati previsti 3 dispositivi in più per i medici in turno dalle 8 alle 24, due per ogni sede. Da oggi la sicurezza è davvero a portata di tasto. 

Giulia Prete

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