Vcs su Comics e Summer: “Un’altra sede è possibile”

Lucca come Pompei. Con i rischi conseguenti anche per le casse del Comune. Così la pensa il comitato Vivere il Centro Storico che torna all’attacco sulla questione degli eventi in centro storico.
“Una frase contenuta nella recente sentenza – si legge nella nota – che ha visto condannato il commissario di Pompei al pagamento di 400mila euro dice: La valorizzazione del bene culturale non può essere assimilata al mero sfruttamento dello stesso per fini di natura imprenditoriale-commerciale. Se poi si aggiunge che la Di&Gi è stato uno dei principali “stimolatori” dell’ utilizzo ludico/musicale di Pompei, il sindaco e la soprintendente avrebbero tutte le ragioni per dedicare la massima attenzione. Per tutto il centro storico vige una generica tutela “ope legis” mentre sugli spalti e sulle ,ura vige un vincolo diretto di tutela emanato dal ministero nel 2017 e quindi molte delle iniziative che prima si potevano fare adesso non sono più possibili”.

“L’ultimo finanziamento di due milioni ricevuto dalla Regione – prosegue il comitato – viene concesso proprio per il valore monumentale delle mura e degli spalti. Nella richiesta sicuramente ci sarà scritto che le mura e gli spalti sono degni di finanziamento perchè si tratta di un monumento e quindi, se questa non è una “falsa dichiarazione”, come si può permettere che gli spalti siano condannati per diversi mesi ad essere in condizioni peggiori del campo dove si svolge la sagra del pioppino? La mensa delle Misericordie sulle Mura, il magazzino dei Comics al Balilla sono esempi di lungimiranza? Non c’erano altri posti? Se c’è bisogno di cambiare la posizione dei Games e gli attuali vertici non ritengono che sia possibile, non sarebbe il caso di valutare il cambio di queste figure manageriali? Quello che è difficile per qualcuno magari è facile per qualcun altro visto che con il piazzale Don Baroni, lo scalo ferroviario, il palazzo della Fiera e Pulia ci entrerebbero tutti i Comics o quasi”.
“Interessante la proposta di Ascom – prosegue Vcs – che offre una progettualità mirata a tutelare i loro affari. E i cittadini? Questi saranno chiamati sempre e comunque a subire la compressione di diritti e a pagare 174152 euro oppure 238521 euro solo per il Summer Festival come successo rispettivamente nel 2017 e nel 2018? Visto che queste manifestazioni portano, magari guadagno ad alcuni operatori commerciali, ma niente alla città come dimostrato dagli importi dell’addizionale Irpef immutati dal 2008. Non sarebbe il caso che oltre alla progettualità Ascom portasse anche qualche soldino?”.
“La paura che queste iniziative siano destinate a fallire è dovuta alla strategia dell’attuale amministrazione che ha sempre preferito “comprare il pesce invece di imparare a pescare” , mettendo la città a disposizione del miglior offerente come fosse un suo bene personale e talvolta, come di recente, mancando di rispetto alle leggi e alle norme senza preoccuparsi di realizzare strutture idonee. Ci risulta difficile pensare che ci sia qualche sindaco in Italia, eccetto Lucca, che possa paralizzare un centro cittadino per un mese intero “regalando” la sua città, mentre invece qualche sindaco più lungimirante e capace ad investire ci potrebbe anche essere. Non sfruttare piazzale Don Baroni che permetterebbe anche un allargamento sul parco del fiume che ad oggi non viene minimamente utilizzato, almeno per attività legali, sarebbe una cosa molto ma molto intelligente che però ci sembra fuori dalla portata”.

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