Eventi a ex Balilla e Mura, scontro in commissione

Concessione degli spalti all’ex campo Balilla per Summer Festival e Comics: sarà Lucca Crea ad occuparsi delle opere di mitigazione dell’impatto dello stabilizzato. Lo afferma oggi (8 agosto) l’assessore alla cultura Stefano Ragghianti, ricordando anche che Palazzo Orsetti effettuò uno studio per valutare i costi di rimozione ed il ripristino del manto erboso, valutando impossibile l’operazione nei tempi richiesti (venti giorni dall’ultimo concerto del 7 luglio): da qui la nuova soluzione. Ecco quanto emerso in seno alla Commissione controllo e trasparenza presieduta dal consigliere Remo Santini e convocata a palazzo Santini su richiesta del consigliere Massimiliano Bindocci ed avente ad oggetto anche i procedimenti autorizzativi per il Rally Città di Lucca sulle mura. Per parlarne, nello specifico, è intervenuto anche il funzionario dell’ufficio cultura William Nauti.

Il braccio di ferro tra l’amministrazione e la soprintendente Angela Acordon sfocia dunque anche in commissione, luogo privilegiato per apporre sotto la lente di ingrandimento provvedimenti ed autorizzazioni. I fatti sono noti da giorni, ma oggi emerge qualche particolare in più. Come la circostanza, appunto, che la Soprintendenza inviò l’autorizzazione ad utilizzare l’ex Balilla subordinandola al ripristino del manto erboso (entro il 27 luglio) lo scorso 3 giugno, mentre il Comune chiese di modificare la condicio sine qua non sulla base di un atavico principio giuridico, quello dell’ad impossibilia nemo tenetur.
In sostanza, in questo lasso di tempo, gli uffici lavorarono producendo uno studio di fattibilità che esitò in un nulla di fatto: “Impossibile togliere lo stabilizzato e ripristinare il manto erboso in venti giorni – spiega Nauti – ragion per cui abbiamo chiesto di rivedere l’autorizzazione chiedendo alla soprintendenza di aprirsi ad altre mitigazioni”. Un accordo raggiunto e verbalizzato lo scorso 25 luglio, dopo un rigidissimo botta e risposta tra le parti, e che ora richiede di passare alla fase esecutiva. Sul piatto, come rivela Ragghianti, ci sono “la possibilità di mitigare lo stabilizzato apponendo del verde e quella – slegata ma non del tutto – di utilizzare gli ex spogliatoi alla sortita che porta al giudice di pace per realizzare dei bagni pubblici”.
Bindocci, insieme al capogruppo di SìAmo Lucca Remo Santini, chiede “se esista un atto di indirizzo da parte del Mibac in ordine alle autorizzazioni rilasciate per Summer e Comics”, ma la risposta è che l’unico vero atto, ad oggi, resta la convenzione quinquennale siglata nel 2017 tra Comune, Provincia e D’Alessandro e Galli.
“Quest’anno – continua Nauti – si è resa necessaria una delibera specifica perché il numero dei concerti è risultato maggiore rispetto al passato. Giunta l’autorizzazione della soprintendenza è stato rilasciato il suolo pubblico per il cantiere”. Lo scorso 25 luglio è stato trovato un principio di accordo – tra Comune, Soprintendenza, Summer Festival e Lucca Crea – sul quale però, precisa Raggianti, non si è detta ancora la parola fine: nei prossimi giorni sono in calendario altri incontri con Lucca Crea, per arrivare a definire in concreto l’opera di mitigazione”. Quel che è certo, ad oggi, è che la stessa spetterà proprio a Lucca Crea: la D’Alessandro e Galli, dopo il vertice, non è tenuta ad ulteriori impegni.
Per Santini “è trascorso comunque troppo tempo tra l’autorizzazione della Soprintendenza e la richiesta di modifica del Comune”, mentre per Bindocci “serve un tavolo con Acordon per studiare una soluzione alternativa allo stato attuale, che vede il terreno in quelle condizioni per 5 mesi all’anno”.
Ragghianti, dal canto suo, specifica che “senza un accordo lo stabilizzato sarebbe stato rimosso. Questo avrebbe significato esborsi economici importanti, oltre a ruspe e camion che avrebbero impattato sulla circonvallazione”. Poi un affondo: “Sia chiaro – dice l’assessore – che per noi ci sono quattro cose poste esattamente sullo stesso piano. Si tratta del Summer Festival, dei Comics, delle mura e del rispetto della legalità. Chi inizia una discussione su cosa stia sopra e cosa stia sotto – il chiaro riferimento alla presa di posizione di Acordon, che aveva indicato come evento preferibile i Summer, affermando che il padiglione dei Comics potrebbe spostarsi – entra in un terreno pericoloso per tutta la città. Siamo d’accordo, invece, sul fatto che serva un’interlocuzione per trovare la giusta combinazione, volta a tutelare tutti questi elementi”.
Quindi il capitolo Rally città di Lucca (degli scorsi 26-27 luglio): in questo caso la discussione si accende ulteriormente. Nessuna richiesta di autorizzazione alla soprintendenza “poiché la tutela del bene – le mura – per l’uso temporaneo spettava all’amministrazione comunale”. Questa la tesi di Palazzo Orsetti, ma sull’interpretazione normativa si apre lo scontro.
“Vogliamo capire – attacca Bindocci – come è stata gestita questa partita. Il provvedimento è stato rilasciato? In che misura è stato valutato l’impatto con il monumento?”. In sostanza, come ricorda il funzionario Nauti, “per prassi consolidata nel tempo le autorizzazioni necessarie venivano fornite dall’Opera delle mura. Oggi che l’ente è stato sciolto, in queste funzioni è subentrato il Comune”.
La discussione prende le mosse dalla delibera di giunta in ordine alle manifestazioni motoristiche sulle mura: “Quell’atto – interviene l’assessore – esprimeva la volontà di alleggerire il monumento da questo genere di eventi, andando ad individuare 3-4 manifestazioni che per ragioni storiche o sportive richiedevano un’eccezione”. A seguito della delibera giunsero gli atti autorizzativi dell’evento (la concessione del suolo pubblico da parte del dirigente), arrivato alla 54esima edizione.
La delibera si rese necessaria anche perché bisognava integrare la programmazione degli eventi con un atto politico, dal momento che l’appuntamento non era inserito all’interno del calendario di ViviLucca.
Il contrasto si apre sulle norme contenute nel codice dei beni culturali (segnatamente, gli articoli 106 e 107). Per gli uffici comunali, infatti, l’autorizzazione della soprintendenza sarebbe necessaria solo se l’uso del bene non viene rilasciato a titolo temporaneo: in caso di manifestazioni a carattere precario, invece, basterebbe il semaforo verde da parte dell’amministrazione. Questioni interpretative e giurisprudenziali che non trovano d’accordo Bindocci: “Il termine temporaneo – afferma – non si legge da nessuna parte. Ho come l’impressione – il fendente – che a volte vi inventiate le norme. Non capiamo perché la norma si applichi in alcuni casi, vedi Murabilia ed tendoni del volontariato, quando viene chiesta l’autorizzazione alla soprintendenza, ed in altri no. Non crediamo alla storia che un rally abbia bisogno di meno permessi rispetto ad altri eventi”. Poi una sponda per Acordon: “Se abbiamo una soprintendente che fa rispettare le leggi dovremmo solo dirle grazie, anziché scrivere su facebook. L’amministrazione è nel marasma totale”.
Il consigliere Pilade Ciardetti, invece, afferma: “Sono meravigliato, se Acordon aveva qualche problema in merito poteva telefonare, farcelo sapere. Così si creano delle frizioni che potrebbero essere evitate. Bastava ci informasse che non andava più bene quello che stavamo facendo. Ci incartiamo su discussioni dalla sostanza piuttosto modesta, tutti teniamo alla tutela del nostro patrimonio artistico”.
Sul punto l’assessore Ragghianti e Nauti specificano come un’interlocuzione sia già in corso e che bisogna tenere conto della prassi consolidata nel tempo: “Siamo disposti a rivedere alcune cose, se ci viene dimostrato che l’interpretazione della legge fornita da anni dagli uffici è sbagliata. Ricordiamo però che è anche necessario tutelare l’affidamento che un certo tipo di comportamento ha generato nel tempo in chi organizza”.
Prova a mediare il consigliere Fabio Barsanti: “Sono d’accordo sulla necessità di tutelare una manifestazione storica e tradizionale, ma il traghettamento tra Opera delle mura e amministrazione non è stato gestito bene, portando ad evidenti incomprensioni con la soprintendenza. Serve un tavolo subito, per chiarire gli attuali percorsi, perché non si possono far saltare degli eventi o fargli avvenire con dei dubbi autorizzativi”.
“L’amministrazione comunale ha un’idea di città, quella che vede Lucca crescere e consolidare i suoi più importanti eventi, nel rispetto del proprio patrimonio storico, artistico e culturale e nella costante ricerca di un equilibrio fra le varie esigenze che compongono il tessuto cittadino”, affermano in una nota di commento i consiglieri di maggioranza Pilade Ciardetti ed Enzo Giuntoli.

Paolo Lazzari

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