D’Alessandro: “McCartney è il colpo della mia vita”

di Roberto Salotti
Un concerto da 40mila – privilegiatissimi, perché è facile scommettere che i biglietti andranno a ruba. Uno show unico sugli spalti delle Mura davanti ad una leggenda vivente della musica. E’ il colpo della vita di Mimmo D’Alessandro, il promoter organizzatore del Lucca Summer Festival, essere riuscito a far mettere quella agognata firma sul contratto a Paul McCartney. L’ex dei Beatles, il sogno rincorso da sempre da D’Alessandro, ha già fatto la sua – non irrilevante parte – citando Lucca in un video messaggio per i suoi fan italiani che sta raccogliendo una valanga di visualizzazioni. “Quanto vale, tutto questo, per Lucca?”, si chiede, non senza un velo polemico Mimmo D’Alessandro. Lo fa ricordando le tante difficoltà attraversate – ma alla fine sempre superate – per portare miti unici della musica all’ombra delle Mura. “Dopo Paul, basta. Ho finito”, scherza D’Alessandro per dire che “più di così davvero non si può: Rolling Stones, Roger Waters e ora McCartney. Lucca è davvero un palcoscenico internazionale”.

Il sì dell’ex Beatles è arrivato dopo anni di contatti e lusinghe: “Ci lavoro – ammette D’Alessandro – da ancora prima che riuscissi a convincere i Rolling Stones a suonare a Lucca. Non è stato facile, fino a ieri io davvero non ci credevo. Quando è arrivato l’accordo ho pensato davvero di aver concluso l’operazione più importante della mia vita, dal punto di vista lavorativo ma direi più in generale umano”.
Ora iniziano mesi di preparativi, “ma il grosso ormai è fatto”. Si chiama Paul McCartney e per lui ci sarà da studiare un allestimento di tutto rispetto all’ex campo Balilla. “Nei prossimi giorni faremo la riunione con la apposita commissione di vigilanza – spiega D’Alessandro -, ma l’idea è quella di rimanere nell’ambito dell’accordo e degli impegni presi, allestendo un’area concerto da circa 40mila spettatori”. D’Alessandro nel dirlo non risparmia qualche frecciatina: “La mia parte l’ho fatta, adesso tocca a Lucca, alla città tutta, alle sue istituzioni: al Comune, alla Soprintendenza. Credo che un nome come quello di Paul McCartney valga bene qualche sforzo. Senza considerare che la notizia sul web è tra le più lette, per non parlare delle visualizzazioni del video in cui un mostro della musica cita Lucca, sottolineando che per lui è la prima volta”. Una promozione globale, di cui la città ha imparato a fregiarsi da quando sotto le Mura sono arrivati i Rolling Stones.

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