Giannini e Cucinotta “madrine” del Festival del Volontariato foto

Una folla di oltre 200 persone, autorità, ospiti d’eccezione e soprattutto tanti giovani hanno partecipato oggi pomeriggio (10 aprile) al via ufficiale all’edizione 2014 del Festival del Volontariato. Madrina del taglio del nastro al Real Collegio alle 18 Maria Grazia Cucinotta: “Questa – ha detto – è l’Italia di cui andare fieri, soprattutto per questi giovani, e sono molti, che si impegnano per gli altri”. Immancabile, come da annuncio, la presenza del ministro Stefania Giannini e delle autorità locali, a partire dal prefetto Giovanna Cagliostro, fino al sindaco Alessandro Tambellini e al presidente della Provincia, Stefano Baccelli. Non ha voluto mancare l’appuntamento anche l’Arcivescovo Italo Castellani. A fare gli onori di casa, il presidente del Centro Nazionale del Volontariato Edoardo Patriarca. “E’ un onore avere qui oggi il ministro Giannini, lucchese doc, e Maria Grazia Cucinotta – ha affermato – persona molto sensibilie al volontariato”.

Grande accoglienza per il ministro Giannini, tornata nella sua Lucca per presiedere un evento tanto importante e parlare alla platea di istruzione, formazione e volontariato, intervistata da Marco Gasperetti del Corriere della Sera. Tra i primi argomenti affrontati, l’ipotesi di introdurre l’insegnamento del volontariato nelle scuole. “Sarebbe bello – afferma il  ministro – ma occorrerebbe una vera rivoluzione didattica, che ad oggi non posso promettere né garantire, anche se mi impegno ad introdurre delle open windows nell’istruzione italiana su questi temi. Tuttavia già ora la scuola è la dimensione ideale per scoprire il volontariato, per sensibilizzare gli studenti all’importanza degli altri. Questa città lo dimostra, perché ha una tradizione antica in questo settore ed è testimonianza che quando i cittadini si uniscono possono davvero aiutare lo Stato. Cameron, all’inizio del suo mandato nel Regno Unito, ha parlato di ‘big society’ alludendo al grande potere della società civile, che toglie il proprio tempo dal privato per dedicarlo agli altri. Condivido in pieno questo punto di vista – che peraltro non viene da un paese che si contraddistingue per la propria tradizione in questo settore – e credo che oggi il volontariato non sia solo utile ma necessario”. L’incontro con il ministro è stato l’occasione per parlare anche di istruzione in senso lato, di scuola, programmi didattici e meritocrazia. “Una società giusta – ha spiegato Giannini – deve, attraverso la scuola, che è deputata al miglioramento del singolo,  migliorare il mondo. Per questo vanno valorizzati i migliori, intendendo per ‘migliori’ non solo gli studenti più meritevoli, ma anche gli insegnanti più capaci e appassionati, quelli che continuano la loro formazione e si mettono davvero a disposizione degli studenti. Quello che ha spento gli entusiasmi della scuola italiana è la mancanza di strumenti per valorizzare chi fa di più. Gli stipendi sono uguali per tutti i docenti e oltretutto sono troppo bassi, imbarazzanti a confronto con quelli degli insegnanti europei. Per questo dobbiamo introdurre una ferrea valutazione dei risultati conseguiti e in base a questi modellare i compensi”. Tra i temi caldi, anche il ruolo della scuola privata e del suo rapporto con la pubblica. “Le scuole private sono un’importante realtà italiana e non dobbiamo fare l’errore di considerarle il mero contrario di quelle pubbliche. La libertà di scelta educativa è un principio europeo, incamerato anche da noi con la legge Berlinguer del 2001. La scuola pubblica non è tale perché gestita dalla Stato ma perché è ‘per il pubblico’, ovvero utile alla comunità”. Il ministro ha infine ribadito una delle priorità in agenda, già portata all’attenzione qualche giorno fa durante la discussione delle linee programmatiche del suo dicastero: l’insegnamento dell’inglese. “Perché anche la nostra lingua e la nostra cultura siano promosse all’estero – dice – occorre che i nostri giovani siano in possesso di una seconda lingua, per muoversi alla pari dei coetanei europei. Occorre un bilinguismo vero e l’inglese è attualmente la ‘lingua due’ più utile, un investimento certo non esclusivo ma quantomeno primario”. Con il taglio del nastro di oggi pomeriggio entrano nel vivo le iniziative del Festival: per domani sono attesi la presidente della Camera, Laura Boldrini, e il capo della protezione civile, Franco Gabrielli (Leggi l’articolo).

 

FOTO – L’inaugurazione del Festival del Volontariato 2014

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