A Palazzo Santini una targa contro la pena di morte foto

Inaugurata questa mattina a Palazzo Santini la targa che “illumina la vita” su cui compare la scritta “il monumento si illumina per due notti consecutive tutte le volte che nel mondo un governo decide di abolire la pena di morte oppure quando un’esecuzione capitale viene trasformata in pena detentiva”. Grazie alla collaborazione con la sezione provinciale di Amnesty International prosegue così il percorso del Comune di Lucca contro la pena di morte, iniziato lo scorso anno con la celebrazione della Festa della Toscana al Teatro del Giglio, una festa che vuole essere un omaggio a tutti coloro i quali si riconoscono nei valori della pace, della giustizia e della libertà. Il giorno della Festa della Toscana, il 30 novembre, è stato scelto proprio per ricordare la data in cui ricorre l’anniversario della riforma penale con cui fu abolita la pena di morte (1786).
Alla scopertura della targa questa mattina erano presenti il sindaco Alessandro Tambellini, il presidente del Consiglio Comunale Matteo Garzella, il vice presidente del Consiglio Provinciale Daniele Lazzareschi, le assessore del Comune di Lucca Ilaria Vietina e Alda Fratello, la rappresentante della sezione provinciale di Amnesty International Armida Bandoni e la rappresentante del comitato direttivo della sezione nazionale dell’Associazione Cecilia Nava. Insieme a loro hanno partecipato le classi terze della scuola Leonardo Da Vinci di San Concordio, alcuni rappresentanti delle classi terze della scuola Chelini di San Vito e della scuola media di Camigliano. Prima dell’inaugurazione della targa, gli studenti e le studentesse si sono riuniti nella sala del Consiglio Comunale per la presentazione dei loro elaborati, frutto di un percorso sul tema della pena di morte effettuato a scuola con la partecipazione di Amnesty International. Rientrava nel percorso di riflessione anche un gioco di ruolo che ha visto ripercorrere il processo a Joseph Canon, ragazzo di 17 anni orginario del Texas, accusato di aver ucciso Ann Walsh che lo aveva in custodia, e condannato a morte.

“Con l’apposizione di questa targa a Palazzo Santini vogliamo sottolineare i valori che come uomini, prima che amministratori, dovremmo avere come cardine nella nostra vita quotidiana, primo fra tutti la fratellanza – ha detto il sindaco Alessandro Tambellini – La civiltà e il rispetto reciproco sono principi che dobbiamo trasmettere alle nuove generazioni nel segno di un senso di comunità sempre più forte”. “Proseguiamo in questo modo il percorso di riflessione di sensibilizzazione sul drammatico tema della pena di morte sul quale abbiamo incentrato molte delle nostre forze grazie alla collaborazione con la sezione provinciale di Amnesty International e al lavoro portato avanti nelle scuole del territorio – commenta il presidente del Consiglio Matteo Garzella – Grazie a questa targa vorremmo offrire un contributo non solo simbolico ma ricco di contenuti e riflessioni a tutta la cittadinanza”.

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