Dal Pd una proposta per una legge regionale dello sport

Omogeneizzazione della programmazione sportiva a livello regionale, razionalizzazione delle risorse attraverso l’integrazione con il settore socio-sanitario e rete di sinergie fra enti locali per la promozione della cultura sportiva: questi gli ingredienti essenziali della legge quadro per lo sport proposta ed elaborata dal Pd territoriale della Regione Toscana. Il progetto è stato presentato questa mattina (10 maggio) all’antico Caffè delle Mura, nel corso di un dibattito elettorale che ha visto l’intervento di Eugenio Giani, consigliere regionale Pd e presidente nazionale Coni, Ivan Ferrucci, presidente del gruppo consiliare Pd della Regione Toscana e Salvatore Sanzo, presidente del Comitato regionale Coni Toscana, assessore allo sport del Comune di Pisa e responsabile per lo sport dell’Anci.

“Anche in una situazione di crisi diffusa, lo sport continua ad avere un rilievo economico di prim’ordine nella produzione di reddito, andando ad incrementare del 2,6% il PIl nazionale – è intervenuto Eugenio Giani – purtroppo, però, questa voce sembra essere riscoperta solo in prossimità degli appuntamenti elettorali, quale potente strategia di reclutamento di voti. Nella veste di esponente del Partito Democratico posso esprimere con coerenza il desiderio di vedere lo sport etichettato come una questione di serie A, cui venga riconosciuta la giusta centralità nel panorama nazionale così come in quello regionale: la nostra formazione ha infatti da sempre dedicato alla dimensione sportiva un’attenzione strutturale: sintomo, questo, di una visione progressista e riformatrice della società. Con questa proposta di legge regionale – ha proseguito – vogliamo innanzitutto impartire a questo ambito una regolamentazione più efficiente e unitaria, riconoscendo alla Regione Toscana competenze primarie. In seconda battuta il nostro intento è quello di porre a riparo questo settore dagli attacchi del fisco, dei medici e dei burocrati ministeriali, che in questi anni hanno comportato un gravoso dispendio di risorse. Vogliamo, inoltre, garanzia di contributi economici più rilevanti da parte dello stato per la manutenzione degli impianti sportivi. Investire nello sport, infine, significa fare prevenzione: attraverso la diffusione della pratica sportiva e delle cultura alimentare, infatti, si risparmiano fondi destinati all’ambito socio-sanitario, consentendo un ripensamento e una ridistribuzione più ottimale delle risorse”.
Il piano si prefigge, dunque, l’obiettivo, di restituire coerenza ed efficacia alla legislazione sportiva vigente, ponendo rimedio all’attuale frammentazione che comporta ingenti costi organizzativi, ostacolando lo sviluppo dell’intero settore.
“Sono molteplici gli scopi che intendiamo perseguire con questo progetto di legge – ha spiegato Ivan Ferrucci – in primo luogo il Piano Regionale di settore verrà reindirizzato verso specifici criteri di intervento finanziario a sostegno dell’impiantistica sportiva. In secondo luogo vogliamo arricchire e rafforzare la programmazione di eventi a livello territoriale e puntare sulla promozione della cultura e della pratica sportiva nella dimensione locale ed incentivare la ricerca scientifica e tecnologica nello sport”.

 

Jasmine Cinquini

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