Dopo no e indugi, quasi pronto il Tambellini-ter

di Roberto Salotti
Tra “no”, indugi e qualche alzata di spalle di alcuni il sindaco Alessandro Tambellini sta per chiudere il cerchio sul rimpasto della giunta: ormai ci sono tutti gli elementi per dire che la nuova squadra sarà definita entro la prossima settimana, forse già nella giornata di mercoledì prossimo (28 maggio), quando saranno conclusi gli ultimi incontri fissati dal primo cittadino con i gruppi consiliari. Si comincerà lunedì sera, con quello con il Pd – sarà l’occasione anche per fare il punto sui risultati della consultazioni e sui nuovi assetti o sulle conferme che arriveranno dai Comuni al voto -, poi martedì con gli altri gruppi consiliari. A partire da quello di Lucca Civica, che, almeno apparentemente, è il più vicino al primo cittadino, visto che nel Partito democratico, sebbene ultimamente più sotto traccia, dissidi e discussioni non sono mancati. A cominciare da quanti avrebbero chiesto al sindaco di prendersi dell’altro tempo per decidere un rimpasto “radicale” e quanti invece sembrebbero aver posto la questione in termini diversi da quelli convenuti dal sindaco, che nei confronti con i partiti ha chiesto una ricomposizione politica della crisi della giunta, aperta con le dimissioni dell’assessore Massimo Tuccori. Quello che hanno chiesto, in sostanza, al primo cittadino, invece, è stato un cambio di passo sul fronte dell’attività amministrativa. E non era propriamente questa la risposta cercata da Tambellini in queste settimane di consultazioni.

Tant’è. Questo ad ogni modo avrà probabilmente delle conseguenze sul rimpasto che se sulle prime sembrava dover travolgere gli assetti dell’esecutivo, ora appare invece destinato a introdurre soltanto piccoli correttivi. Non sarà il principio della mera sostituzione quello che adotterà il primo cittadino, sostengono comunque con forza in molti. Ma non c’è da aspettarsi il “colpo di stato”. Anche perché il sindaco lo ha detto chiaro e tondo ai suoi fedelissimi e non solo: non si farà, cioè, tirare troppo per la giacchetta. E, alla fine, come gli compete, deciderà in autonomia sulla base del confronto avuto nella maggioranza che lo sostiene.
Per questo, sembra che ormai alcuni punti fermi ci siano: il primo riguarda la delega al turismo. Dopo il “gran rifiuto” di Francesco Bambini, segretario comunale del Pd, e assessore con analoga delega in Provincia, il sindaco sembra che si sia convinto ad affidare il gravoso incarico a Giovanni Lemucchi, che conserverebbe anche la delega alle attività produttiva e probabilmente anche alle società partecipate, visto che in quest’ultima mansione è ben sostenuto dall’amministratore unico della Holding, Andrea Bortoli e dalla commissione partecipate.
Per lo sport, invece, la questione è leggermente più intricata: l’ipotesi Celestino Marchini (Lucca Civica) pone ancora alcuni problemi, perché il consigliere potrebbe accettare la delega solo se avesse in cambio anche i lavori pubblici, che però detiene Francesca Pierotti, le cui attribuzioni non sarebbero in discussione. E in queste settimane, sembra che Marchini non abbia proprio cambiato posizione. Più di recente è così tornata sulla scena la possibilità di affidare questo assessorato a Marcello Allegretti, anche lui consigliere di Lucca Civica, e che tra l’altro ha collaborato con l’ex assessore Tuccori alla redazione del nuovo regolamento degli impianti sportivi. Il suo nome era stato fatto all’indomani delle dimissioni del collega della lista civica, ma più di recente il sindaco ha fatto al consigliere una proposta che, tuttavia, sarebbe stata declinata. Non certo per mancanza di volontà ad impegnarsi, semmai per rispetto al collega anziano e agli sforzi fatti fino all’addio alla giunta. Quindi? L’ipotesi di affidare alla consulente (gratuita) allo sport Alessandra Nieri non è ora del tutto da scartare: Nieri, donna decisa e preparata nel settore, e il cui nome era apparso nella rosa dei papabili della prima ora per questo incarico, potrebbe assumersi una responsabilità non di poco conto. Visto che alle porte ci sono le decisioni da prendere sull’affidamento dei campi sportivi e, soprattutto, le questioni legate alla promozione della Lucchese in Lega Pro. Un altro scoglio contro cui rischia a breve di cozzare l’amministrazione Tambellini, a causa dei rinvii all’ok al regolamento per le concessioni.
L’altro nodo è quello della cultura. La delega è dell’assessore Alda Fratello (Lucca Civica), che ha rimesso, com’è noto, le sue attribuzioni nelle mani del sindaco. Di recente, questa determinazione è stata rinnovata. Nessuna questione politica, ma vicende personali che impediscono all’assessore Fratello di garantire l’impegno che forse richiederebbero le sue deleghe. Per questo, senza rancori, potrebbe essere sostituita con una nomina “tecnica”, fuori dai partiti. Di nomi ne circolano e c’è chi fa anche quello di Maria Teresa Filieri, direttrice della Fondazione Ragghianti di Lucca.
Quanto al vicesindaco Ilaria Vietina, il suo posto non risulta a rischio, come le sue deleghe, specie quella al sociale che le ha comunque fruttato anche delle critiche vivaci. Il sindaco, e larghissima parte del Pd, continua a sostenerla e anche l’ipotesi iniziale di una staffetta con Francesco Raspini, assessore alla sicurezza e al personale, sembrerebbe ormai tramontata. Salvo colpi di scena: il sindaco, a quanto pare, ha già in mente le pedine da spostare.

 

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