Tempi d’attesa al S. Luca, Mugnai interpella la Regione

Ospedali nuovi, problemi vecchi, secondo Stefano Mugnai (Fi) vicepresidente della commissione regionale sanità: “pronto soccorso intasati all’inverosimile – specifica – e tempi d’attesa spesso in conflitto col diritto alla salute: accade in Toscana, con i nuovi ospedali tristemente protagonisti delle cronache sanitarie. Così, se oggi il nuovo ospedale di Pistoia chiede rinforzi, al nuovo ospedale di Lucca – il cui pronto soccorso aveva fin da subito rivelato le proprie debolezze – a un 87enne è capitato di restare in barella per 9 ore filate”, sottolinea Mungai riferendosi al caso riportato ieri (Leggi). “Bazzecole, si fa per dire, rispetto alle 24 registrate al Nuovo ospedale di Prato; pizzillacchere, e si fa sempre per dire, di fronte alle 30 ore affrontate da un 93enne al pronto soccorso dell’ospedale Cisanello a Pisa”.

“La settimana scorsa – commenta il Vicepresidente della Commissione sanità Stefano Mugnai (FI) che ha raccolto segnalazioni e ritagli di giornale – lo stesso studio sulla sanità regionale commissionato dalla Regione Toscana al Laboratorio Mes del Sant’Anna di Pisa non aveva potuto fare a meno di registrare una flessione nel livello di soddisfazione degli utenti sui pronto soccorso, con picchi nelle Asl 6 di Livorno, 2 di Lucca, 9 di Grosseto e 12 della Versilia. E come dar loro torto, con casi del genere che addirittura si ripetono con maggior frequenza dopo l’apertura dei nuovi ospedali? Il punto è che nelle nuove strutture medici e operatori si affannano, ma non basta: i letti, infatti, non sono in numero sufficiente rispetto al bisogno di accessi. E l’assessore Marroni che rimprovera i cittadini di intasare gli ospedali senza però fornire loro alternative territoriali credibili di assistenza e cura, è proprio una roba che non si può sentire”.
Oltretutto, se attendere tempi impropri per essere curati è grave di per sé, ai pronto soccorso lo è anche di più: “Il cittadino che si reca al pronto soccorso – osserva Mugnai – non lo fa certo per regalarsi una gita di piacere. Piccola o grande che sia la sua patologia – prosegue – egli vi si reca con la percezione di star vivendo un’emergenza. Restare parcheggiato su una barella per decine di ore non è esattamente quel che si dice una risposta appropriata”. Allora, che fare? Il Vicepresidente della Commissione sanità è pronto a chiederlo alla giunta regionale trasformando il suo dossier d’inizio estate in un’interrogazione a risposta scritta. “Vogliamo sapere nel dettaglio se e quanto, con il blocco del turn over e i tagli alle assunzioni, attualmente gli organici effettivi si discostino da quelli previsti, e anche quale sia la densità di posti letto ospedalieri nelle varie Asl in raffronto al 2010, ovvero all’inizio di questa legislatura”.

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