Nuova viabilità S.Luca, la protesta dei residenti

Nuova viabilità per l’ospedale San Luca, un gruppo di residenti della frazione di Antraccoli è già sul piede di guerra. E scrive le proprie obiezioni per l’ulteriore intervento in una zona già ampiamente interessata da cantieri negli ultimi anni e che, di recente, ha sollevato polemiche anche per le nuove linee della Lam.
“Come residenti nella zona di Antraccoli e limitrofe – scrivono i residenti – interessati dal progettato tratto di nuova viabilità a servizio nuovo ospedale di Lucca, vogliamo esporre alcune considerazioni in merito alla nuova previsione viaria, pur consci di un iter in avanzata fase, ma forti di elementi oggettivi derivanti anche dalla conoscenza diretta dell’area: l’asse ha un elevatissimo impatto ambientale (e sociale) in quanto interferisce nel primo tratto con un’ampia area verde di bosco secolare con presenza specie ambientali anche soggette a protezione, e, in secondo sviluppo su aree prima agricole e poi residenziali (intersecando decine di abitazioni con occupazione giardini e pertinenze compromettendo qualità vita residenti)”.

“Ad oggi – proseguono – esaminando da residenti nella zona lo sviluppo del traffico legato alla struttura ospedaliera, lo stesso appare snello ed anzi il tratto realizzato attuale dell’asse viario che costeggia e da accesso all’ospedale vede un organica scorrevolezza congrua e funzionale alla struttura”. “Riteniamo – concludono sul tema della viabilità i residenti – che la nuova tratta va a creare in realtà una strada variante che porterà – nel tratto già costruito esistente in fronte all’ospedale – un traffico improprio con la struttura stessa, tra cui mezzi pesanti creando quindi intorno all’ospedale una viabilità ad alto flusso, gran parte non legato allo stesso aggravando il contesto già delicato in cui è collegato. Quindi con rischio di compromettere l’assetto viario di contorno. La strada risulta a nostro parere quindi incongrua e non funzionale ma tale da creare caos presso la stessa struttura ospedaliera”.
“Come residenti inoltre – continuano ancora i residenti – vogliamo esporre veri e propri danni materiali alle abitazioni che si trovano la strada attraversare i giardini di pertinenza compromettendo il valore di varie villette peraltro con rimborsi per espropri che non esprimono neanche minimamente il grave danno, anche esistenziale, che noi famiglie subiremo. Pur consci di un iter in atto, chiediamo un approfondimento e sospensione doveroso dell’opera, aggiungendo che la stessa interessa aree che ai senso variante dell’Autorità bacino del Serchio risultano catalogate come ad alta pericolosità idraulica. Aggiungiamo anche che la stessa associazione Wwf Italia ci comunica di aver  inviato più istanze e documentazione collegata circa il danno all’area di bosco secolare (con rischio di violazione direttiva comunitaria habitat) e ad oggi non è giunto alla stessa alcun riscontro dagli enti. Inoltre ci risulta che siamo emersi reperti antichi nella fase attuale di sondaggio per i quali riteniamo doveroso una sospensione per l’esame e classificazione. Ci riserviamo, inoltre, un esame complessivo degli atti e di eventuali carenze (tra cui mancato studio impatto ambientale) e la rimessa a organi competenti ai fini valutare omissioni”.

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