I pendolari della Lucca-Aulla incontrano l’amministrazione: “Troppe criticità nelle stazioni”

Torna a far sentire la propria voce il Comitato Pendolari Lucca-Aulla, che insiste sulle criticità della linea ferroviaria in Lunigiana e nella Piana di Lucca. Ieri, (15 luglio) a Palazzo Parensi, il comitato, insieme all’ assemblea pendolari Lucca-Pisa, ha incontrato gli assessori Francesca Pierotti e Celestino Marchini, ai quali è stato chiesto di sollecitare la Rete Ferroviaria Italiana a superare le molte criticità che ancora oggi affliggono alcune stazioni. In particolare il comitato ha segnalato il degrado dell’area ex scalo merci di Ponte a Moriano e San Pietro a Vico. Qui, a detta del comitato, anche la necessità di ripristinare la staccionata lungo le vie della Chiesa e della stazione e di eliminare i passaggi a livello. A Ponte a Moriano servirebbero una maggiore pulizia della vegetazione e una pedana per disabili e una porta per la sala d’attesa. Non è esente da problematiche anche la stazione del capoluogo.

“A Lucca servirebbero maggiori indicazione dei binari e del sottopasso, anche in lingua inglese, e i monitor delle partenze anche ai binari 3/4 e 5/6”. Il comitato ha chiesto all’assessore anche l’impegno, da parte dell’amministrazione comunale, a fronteggiare altre criticità collaterali. “Basta ai rifiuti abbandonati lungo Via della Chiesa e vicino al passaggio al livello di Via Necci a S. Pietro a Vico – dice il Comitato -. Sarebbero opportuni anche una maggiore illuminazione nel parcheggio e il recupero del mulino Pardini, abbandonato”. Le richieste riguardano anche i collegamenti. Terminal bus alla stazione, bus Lam per aiutare gli studenti di Antraccoli a raggiungere la stazione e bus nel tragitto Piaggione-Lucca sono solo alcune delle necessità evidenziate dai pendolari. “L’ incontro non è stato soddisfacente – afferma il Comitato -, le criticità sono evidenti, ma non è stato fatto molto in questi mesi e anni. Intorno alle stazioni di Ponte a Moriano e San Pietro a Vico, infatti, regnano degrado e vegetazione, ormai da tempo. Per questo chiediamo un maggiore impegno a tutta l’amministrazione comunale”. Molte criticità anche in Lunigiana. “I disagi maggiori li riscontriamo nella stazione di Equi Terme – spiega il Comitato -. Con il terremoto del 2013, questa stazione ha perso tutti i servizi dalla sala d’ attesa, all’ obliteratrice e alla bacheca orari. Se questa stazione insieme all’area termale fossero valorizzate maggiormente porterebbero grandi opportunità al territorio lunigianese. Abbiamo fatto molti incontri ma per ora soltanto promesse e la situazione non cambia. Intanto il fabbricato è inagibile, la bacheca con gli orari si trova nell’ area recintata, non c’è nessuna pensilina, sebbene Rfi dovrebbe consegnarla entro novembre, e neppure l’obliteratrice”.

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