Scuola, guerra dei precari per l’assalto da altre regioni

di Roberto Salotti
Per trovare il primo nome di un precario residente a Lucca c’è da scorrere tutte le candidature fino alla 162esima posizione. Avanti ci sono soltanto insegnanti, anche loro precari, da altre Regioni d’Italia. Con punteggi che hanno scavalcato i circa 140 docenti in attesa di un incarico a tempo determinato che da anni erano in lizza nella graduatoria scolastica provinciale per le scuole dell’infanzia. Per il ruolo, ovvero per l’incarico a tempo indeterminato, una situazione fotocopia, con una graduatoria salita dalle 153 alle 439 candidature. Tutte le preoccupazioni espresse, insomma, nelle ultime settimane hanno trovato oggi (30 luglio) per questi precari la conferma nella pubblicazione degli elenchi sul sito internet dell’Ufficio scolastico provinciale (Ecco le graduatorie).

Una guerra tra poveri che di fatto ha determinato la retrocessione in graduatoria dei candidati lucchesi. La situazione riguarda in parte anche la lista degli insegnanti precari della scuola primaria, sebbene in maniera più contenuta. Niente a che vedere con quanto è accaduto per le scuole dell’infanzia, dove sono ridotte al lumicino anche le speranze di una supplenza annuale per coloro che erano in lizza soltanto un anno fa. I rumors sull’assalto alla graduatoria erano esplosi già poco dopo la chiusura delle scuole e il tam tam sul web aveva messo in guardia gli insegnanti precari lucchesi che dopo essersi rivolti ai sindacati si sono recati anche all’ufficio scolastico provinciale avendo le prime conferme officiose a quanto temevano (Leggi). Nella graduatoria pubblicata oggi figurano in tutto 414 candidati. La prima in lizza ha ben 215 punti, molti di più rispetto ai candidati lucchesi. La migliore si ferma infatti a 128 punti. Ed è oggi al 162esimo posto. Per trovare un altro candidato della provincia bisogna raggiungere la 190esima posizione in graduatoria: 123 i punti assegnati. Gli altri sono messi ancora peggio.
Le strade da percorrere ora per i candidati lucchesi sono obbligate, spiegano alcuni di loro. Il primo passo sarà quello di richiedere le verifiche di alcuni punteggi, in modo da ottenere qualche passo in avanti in graduatoria (che per ora resta provvisoria). Del resto, quest’ultima è una strada resa percorribile dalle normative in materia. Ma sarà difficile recuperare tanta distanza di punteggio e poi c’è da considerare che i candidati hanno tempo solo cinque giorni per chiedere il riconteggio di alcune posizioni in graduatoria. E’ per questo che è al vaglio la possibilità di procedere in un ricorso “collettivo” per chiedere una verifica complessiva su tutte le 414 candidature. Nelle ultime settimane, inoltre, gli insegnanti precari lucchesi si sono mossi anche con le istituzioni locali. Hanno incontrato il vicesindaco di Lucca Ilaria Vietina (Leggi) e chiesto un incontro al ministro Stefania Giannini, alla quale hanno inviato una lettera proponendo soluzioni della “vertenza” (L’articolo). La battaglia non è di campanile, spiegano ancora le insegnanti lucchesi. Si tratta di proporre invece dei limiti agli inserimenti di candidature da altre province o Regioni, in modo da non penalizzare coloro che da anni attendono la stabilizzazione.

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