Madonne Bianche, avanti col bando: “Ignorata la petizione”

Nessun dietrofront sul bando per la gestione della polisportiva Madonne Bianche. E’ stato ribadito ieri (7 ottobre) dagli assessori Antonio Sichi e Celestino Marchini che hanno ricevuto una delegazione della Polisportiva autogestita. Un confronto definito cordiale e franco dagli amministratori, anche se i ragazzi continuano a sostenere il no alla “svendita” ai privati della struttura e di altri grandi contenitori dismessi (Leggi). “Ieri – scrivono i ragazzi – gli assessori Sichi e Marchini ci hanno ricevuto dietro loro convocazione, anche se le premesse non erano delle migliori. Ricordiamo ancora la messa sotto ’sequestro’ delle Madonne Bianche, i mesi di attesa e poi la scoperta che sarebbe stato fatto l’ennesimo bando per la concessione di quello che per noi è un parco pubblico. La riunione è servita solo a ribadire che il bando non sarà ritirato nonostante la richiesta dei settecento cittadini che hanno sottoscritto la nostra petizione”.

“Inoltre – aggiungono i ragazzi – non c’è chiaro se l’assegnazione verrà fatta con criteri di utilità sociale o se verrà svenduto al primo privato interessato, seconda ipotesi molto probabile. Questo incontro è stata anche l’occasione per discutere della tematica spazi sociali, chiaramente preoccupati dalle nostre azioni di domenica, dove siamo andati a segnalare parte dell’enorme patrimonio pubblico abbandonato, gli assessori hanno cercato di parlare di progetti su altri spazi, tutt’ora inesistenti. Ci è stato confermato che il Comune è agli stremi, lo spettro è il fallimento come a Viareggio. Il patrimonio quindi servirà a coprire i debiti di questa amministrazione e delle precedenti, ma ci chiediamo: quando avranno svenduto ogni bene comune, si veda la ex-Manifattura, cosa rimarrà per coprire gli sperperi? Il vero commissariamento è quello, come in tutta Italia, del debito pubblico e delle fondazioni bancarie che si accaparrano la gestione della città senza che la politica abbia il coraggio di opporsi. Per quanto ci riguarda niente e nessuno ci farà accettare la privatizzazione, la svendita e il degrado del nostro territorio”.

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