Fanno sesso di notte in pieno centro storico

Due focosi amanti finiscono nel mirino dei residenti del centro storico. La coppietta è stata ‘smascherata’ dopo l’amplesso in vicolo del Geppone, nei pressi di Porta dei Borghi, dove sono rimaste le “tracce” di quell’amplesso… clandestino. A terra, un abitante del posto con la famiglia domenica pomeriggio (22 marzo) ha rinvenuto il corpo del reato: un preservativo utilizzato e gettato e fotografato dallo stesso residente che qualche ora prima, attorno alle 2,15 aveva sentito i gemiti provenire dal vicolo, pensando che si trattasse di qualche ubriaco. E’ uno degli episodi raccontati da alcuni membri del comitato Vivere il Centro Storico che mettono nel mirino i locali della zona che hanno preso parte alla manifestazione Lucca Effetto Cinema Notte.

Una idea che ad alcuni residenti sembra non essere piaciuta. In questa zona gli abitanti si lamentano non solo per il rumore di quanti frequentano i locali della zona, ma anche per il fatto che dalle 5,30 del mattino Sistema Ambiente arriva a ripulire. “Il rumore delle bottiglie e delle macchine pulitrici – racconta il residente in questione – è insopportabile: ormai non dormo più. Alle 8,30 della domenica mattina vengono svuotati i tre bidoni metallici presenti in zona e pieni di bottiglie, un rumore infernale: veri boati”.
“Nessuno sapeva – aggiunge Claudio Casotti, per il comitato vivere il Centro Storico – che oltre alla rassegna dei film inseriti a cartellone, qualcuno stava facendo il remake di ‘Cristiana F. ed i ragazzi dello zoo di Berlino’. Forse invece Luccand da ora in poi la dovremmo chiamare Zoo di Berlino. L’assessore Marchini – ironizza il comitato – è pregato di apportare i necessari cambiamenti alla cartellonistica . Magari non è il caso di esagerare vero? Che vuoi che sia se a Lucca fra vandali, ubriachi, drogati, violenti e sessuomani, in aggiunta ad una amministrazione che pare sempre più latente e presente solo per organizzare attività ludiche ad uso e consumo di ‘quelli di fori’ (in tutti i sensi), non ci si vive più. La famosa vocazione residenziale del centro storico che, con tanta enfasi, viene sottolineata ad ogni convegno e pronunciata a piena voce dall’assessore di turno, viene contraddetta dalla vita quotidiana, come ben si evince dal rapporto trasmessoci dal residente di via Rosi. Situazione assolutamente identica a quella che si verifica in Piazza dell’Anfiteatro, dove tanto ormai sono scappati tutti e non ci vive più nessuno, oppure in zona Piazza S. Michele, dove le strutture alberghiere soffrono del rumore fino al punto di dover chiudere, oppure in Corso Garibaldi dove ormai i residenti rimasti sono veramente pochi, oppure in vicolo S.Carlo dove c’è rimasta un sola famiglia circondata da appartamenti vuoti che nessuno ristruttura perché tanto sarebbero privi di acquirente”.

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