“Vecchio” elettrodotto, comitato chiede incontro al Comune

Il comitato 2005 di Maggiano, Farneta, Formentale e Nozzano San Pietro non si arrende. E chiede al Comune di sapere se ci sono novità e aggiornamenti sul procedimento per dismettere o diminuire la pericolosità dell’elettrodotto Terna che passa per le frazioni. “Sono passati altri tre mesi – si legge in una nota del comitato – dall’ultimo incontro in Sala degli Specchi, ma non ci sono nuove notizie circa gli sviluppi della problematica relativa alla nostra zona. Sono state spese tante belle parole, ci pare di ricordare che il Comune di Lucca ha più volte ribadito il suo impegno per risolvere le criticità di Fibbialla, Formentale, Farneta, Maggiano, Nozzano San Pietro ed altre zone limitrofe, ma non si riscontra alcun progresso effettivo. Anzi, nemmeno veniamo informati dal Comune che ci rappresenta su come stiano evolvendo le cose”.

“Ci spiace ribadirlo – prosegue il comitato 2005 – ma è necessario – visto il disinteresse dell’ente – che la linea a 380mila volt sta tuttora funzionando, e con livelli preoccupanti. Sono dieci anni che chiediamo aiuto, il pericolo esiste e continua. Ci vengono segnalati da residenti lungo la linea malesseri di vario tipo: dal mal di testa, alla nausea, fino ad arrivare – purtroppo – a situazioni di impatto psicologico negativo dovuto al timore che il passaggio della corrente induce. Adesso vogliamo essere informati circa i passi fatti dal Comune per interrompere la suddetta situazione di pericolo che si protrae ormai da troppo tempo. E non ci si venga a dire che che per ottenere i risultati sperati ci vuole ancora tempo”.
“Tutti i soggetti interessati dalla questione lo hanno avuto – prosegue la nota dei cittadini –  tutti sanno che è dal 2009 che Terna ha preso contatto col Comune di Lucca per risolvere il problema (basta vedere il sito Terna  prospettandogli via via diverse soluzion : salvo verificare se tale opportunità sia stata sprecata per inerzia operativa o per altre cause. Vogliamo essere convocati urgentemente per un confronto serio con l’ente al fine di conoscere il reale stato delle cose e l’iter burocratico che sappiamo essere in giacenza  presso il ministero dell’ambiente nella competenza del dottor Antonio Venditti. Riteniamo doveroso che il Comune si faccia carico delle istanze dei cittadini e prenda subito diretto contatto con il dirigente per ottenere le risposte ufficiali a quanto richiesto. Più il tempo passa e più alte diventano le probabilità che si manifestino effetti negativi dovuti alla esposizione ai campi elettromagnetici che – come tutti sanno – nelle nostre zone sono molto più alti degli 0,4 microtesla (limite massimo raccomandato da tutte le maggiori organizzazioni mediche e scientifiche a livello mondiale per evitare il rischio di leucemia e tumori vari). Attendiamo una risposta a brevissima scadenza e la relativa convocazione ad un incontro pubblico di chiarimento”.

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