Provincia, sindacati in guerra contestano i dati su esuberi

“La matematica non è un’opinione e per quanto riguarda il futuro dei dipendenti della Provincia di Lucca negli ultimi tempi si stanno veramente dando i numeri”. Lo sostengono Giovanna Lo Zopone di Fp Cgil e Pietro Casciani della Uil Fpl, che apprezzando lo sforzo che sta facendo il Comune di Lucca, approntando un piano che prevede l’assunzione in due anni di venti dipendenti provinciali (Leggi), contestano i dati e attaccano Palazzo Ducale, confermando lo sciopero del 26 maggio prossimo. “I dati dei lavoratori che seguiranno le funzioni verso la Regione – spiegano i sindacalisti – variano di giorno in giorno e continuano a non convincere i sindacati FP Cgil e Uil Fpl. Dalle dichiarazioni di marzo e aprile del presidente Baccelli in cui si indicavano in 140 – 150 i dipendenti in trasferimento verso la Regione, siamo arrivati al dato di 115 apparso nel comunicato stampa del 15 maggio, dopo essere passati da 128, numero diffuso dall’amministrazione in una mail a tutti i lavoratori pochi minuti prima dell’assemblea del 12 maggio”.

“Tutto ciò – spiegano le due sigle – modificando al rialzo contemporaneamente anche i numeri di coloro che rimangono nel futuro ente di area vasta, senza garanzie rispetto al mantenimento dello stipendio già nel 2016, vista la riconferma dei tagli alle province. Sempre in merito ai numeri poi non convincono neppure quelli apparsi giovedì sulla stampa in merito al Comune di Lucca, in cui – non si capisce se a proposito o per errore – vengono collegati due argomenti completamente diversi: l’annuncio di 20 posti in pianta organica riservati ai provinciali e l’accordo tra Provincia e Comune per le attività relative ai finanziamenti europei, attraverso una convenzione prevista dalla nuova normativa sugli enti di area vasta”.
“Apprezziamo l’interessamento del sindaco di Lucca che fin dall’inizio della mobilitazione dei lavoratori della provincia ha mostrato notevole sensibilità a supportare il percorso di riordino e di ricollocazione delle professionalità”, affermano i sindacati che nei giorni scorsi sono stati convocati per la presentazione del nuovo piano del fabbisogno che impegna il Comune a mettere a disposizione dei lavoratori della provincia di Lucca o meglio, delle province italiane, i citati 20 posti di lavoro. “Questo importante sforzo, tuttavia, andrà valutato oltre che nel numero definitivo anche nel merito e nella reale  applicazione”.
“Occorre verificare quali  e quanti di questi profili vacanti coincideranno con quelli disponibili nella provincia e con quelli dichiarati in soprannumero a seguito del riassetto organizzativo che, purtroppo, continua ad essere rimandato. Inoltre ad oggi, nonostante un recente impegno annunciato dalla Regione Toscana a richiedere una deroga al governo, l’incrocio tra posti vacanti e personale in soprannumero deve avvenire sulla piattaforma on line del ministero della Funzione Pubblica e  in Toscana, complice il periodo pre elettorale, Regione e Provincia hanno deciso di non dichiarare eccedenze di personale in tempi brevi.
“Noi la campagna elettorale l’abbiamo già fatta – aggiungono Lo Zopone e Casciani – quando sono state elette le Rsu, ed i lavoratori hanno votato in maggioranza per le nostre liste (9 eletti Rsu su 12 sono Cgil e Uil), affidandoci una grande responsabilità: quella di difendere tutti i lavoratori dell’ente”.
Per queste motivazioni FP Cgil e Fpl Uil, riconfermano le mobilitazioni della prossima settimana, concordate con i lavoratori in assemblea, e lo sciopero del 26 maggio.

 

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