S. Colombano, si punta a riaprire il sotterraneo

Si accorciano i tempi per il recupero e la riqualificazione di alcuni contenitori e luoghi della cultura del centro storico, ma il Comune pensa di restaurare e recuperare un altro gioiello delle Mura: il sotterraneo della casermetta di San Colombano. Un recupero per cui si cercano i fondi che secondo il sindaco andrà ad integrarsi con gli altri progetti già avviati: il mercato del Carmine e Palazzo Guinigi. Il primo cittadino Alessandro Tambellini lo ha confermato questa mattina (23 settembre) in occasione della riapertura dell’ex Casa del Boia.

“Dobbiamo pensare ad un turismo e ad una cultura di sistema- ha spiegato – Oggi il centro storico ha una valenza economica eccezionale: il turismo è una delle principali fonti di accrescimento del Pil locale, che consente di creare nuovi posti di lavoro e produrre una nuova ricchezza”.
Il primo lotto di interventi sulla tabella di marcia del Comune riguarda il mercato del Carmine, dove i lavori per il rifacimento del chiostro e della chiesa partiranno, secondo quanto affermato dal primo cittadino, entro un mese circa, per una spesa di due milioni e mezzo, finanziati in parte dalla Fondazione Crl. La gestione e l’allestimento degli spazi saranno affidati tramite gara.
A Palazzo Guinigi si svilupperà una nuova idea di attività museale: “Sarà uno spazio fatto non solo di oggetti, ma anche della storia e della vita che si cela dietro ad essi – ha anticipato il sindaco – Ancora una volta sarà necessaria l’integrazione fra pubblico e privato e lo schema di sostenibilità da seguire sarà quello della casa museo Puccini, che oltre a coprire le spese produce anche un modesto utile”. Sarà inoltre necessario intervenire sulla struttura stessa, prevedendo, fra le altre cose, la costruzione di un nuovo ascensore. Con questo progetto il Comune parteciperà ad un bando per ottenere finanziamenti.
Un’altra idea è quella di integrare i sotterranei della casermetta S.Colombano con l’orto botanico, che grazie ai recenti interventi di risistemazione sta riconquistando la valenza scientifica di un tempo. “Per il rifacimento del sotterraneo – ha dichiarato Tambellini – speriamo in un finanziamento, in modo da poter ricostruire anche il baluardo secondo le caratteristiche dei baluardi San Paolino, Santa Maria e San Martino. Con questi interventi si concluderebbero i lavori sulle Mura, per lasciare spazio all’opera di manutenzione. A tal proposito invito la cittadinanza a prestare una maggior attenzione al decoro pubblico: non so di quale alterazione mentale soffra chi continua ad imbrattare le Mura con delle scritte, ma se dovessimo scoprirli noi sicuramente sapremmo come trattare i trasgressori”.

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