Piano strutturale, verso nuovo round in commissione

di Roberto Salotti
Se il buongiorno si vede dal mattino, c’è da aspettarsi almeno qualche nube da qui al tramonto sull’iter per l’approvazione del nuovo piano strutturale in commissione urbanistica. Fuori di metafora, i fatti: l’opposizione, appena ripreso il filo dell’urbanistica dopo la pausa estiva ha di nuovo mostrato le unghie perfino su temi dove venivano date per scontate (o quasi) le larghe intese. Non è stato così per la variante che cambierà le destinazioni d’uso all’ex oleificio Borella e a Palazzo Bertolli, ex sede della guardia di finanza, offrendo la possibilità di una valorizzazione di immobili altrimenti destinati al definitivo abbandono.

Non sarà così, è facile prevedere, per l’esame delle osservazioni al piano strutturale adottato il 30 maggio scorso e del relativo parere tecnico a cui stanno lavorando gli uffici comunali. Sui tempi per l’ok e l’approvazione definitiva in consiglio comunale, l’amministrazione ha indicato una road map: si conta, infatti, di archiviare la pratica entro Natale o comunque entro la fine dell’anno, anche se non è ancora possibile, per ovvi motivi, prevedere una data precisa: dopo le osservazioni, si lavora al parere degli uffici, poi la parola dovrà tornare alla politica: con i passaggi in commissione, l’ok della giunta e l’approvazione in consiglio comunale. Ma per il presidente della commissione, il consigliere comunale del Pd, Lucio Pagliaro, invitato ad esprimersi al riguardo, i tempi per l’analisi delle osservazioni potrebbero richiedere tempi più lunghi e far slittare così il voto del Consiglio oltre dicembre.
“Credo che quella che si apre davanti a noi sia un’occasione unica – osserva -: l’iter che ha portato all’adozione di questo piano strutturale, come ho già avuto modo di dire pubblicamente in consiglio comunale ha avuto un grave difetto: la manca di vera partecipazione nelle scelte. Dissi già nella sede di adozione, che mi auguravo che questo momento partecipativo venisse recuperato con la fase delle osservazioni e della loro discussione. E avevo ragione, perché la città, i suoi comitati, le istituzioni e gli enti hanno risposto presentando 411 domande di osservazioni alcune delle quali molto articolate al loro interno. E’ per questo che, personalmente, non accetterò l’imposizione di scadenze temporali, se questo toglierà alla commissione la possibilità di esaminarle con i dovuti approfondimenti, o mirerà ad esautorarla del tutto”.
Per il resto, l’impegno del presidente Pagliaro sarà quello di fissare il prima possibile le sedute e calendarizzarne fino a tre a settimana, di 4 o 5 ore ciascuna: “La volontà di portare avanti un lavoro serio sulle osservazioni c’è tutta e spero che sia condivisa in sede di commissione – spiega -: mi metto a disposizione per portare a compimento nei prossimi mesi il lavoro di analisi e discussione su una mole considerevole di materiale. Sono convinto anche io che il percorso debba ripartire il prima possibile, ma trovo che parlare di scadenze prima di aver analizzato le osservazioni sia prematuro. L’assessore Mammini parla di approvazione entro Natale – osserva Pagliaro -: io credo che possa servire più tempo, ma sono pronto anche a ricredermi senza nessuna volontà polemica. Il fatto è che ci sono alcune osservazioni che meritano assolutamente di essere approfondite e considerate, fino ad essere a parer mio contemplate nel nuovo strumento urbanistico”.
Pagliaro si riferisce in particolare ad alcune osservazioni arrivate dagli enti, in particolare dalla Regione Toscana e dal Comune di Capannori. Come ormai noto, l’amministrazione Menesini ha chiesto di stralciare dalle previsioni del piano il “corridoio” di salvaguardia che, in un futuro, potrebbe consentire la realizzazione del nuovo casello di Mugnano. “E’ una posizione da valutare – commenta Pagliaro -, ma soprattutto è la Regione a mettere in luce alcune questioni che secondo me sono state tralasciate nel piano adottato: a cominciare da quella del ridimensionamento urbanistico, delle misure per adeguare energeticamente gli edifici e quelle relative al tema delle verifiche sul rischio idrogeologico. Ma una eguale dignità hanno sicuramente le osservazioni giunte da cittadini, comitati e associazioni locali che ora non possono essere liquidate in fretta e furia dall’amministrazione”.
Perché secondo Pagliaro, “quella fase di dialogo e partecipazione – spiega a domanda precisa – è mancata nell’iter che ha preceduto l’adozione”. “Ora – aggiunge – non si può violentar la commissione costringendola a tour de force o a sedute dalla mattina alla sera. Credo che sia una questione di metodo e di opportunità, fermo restando che, come ho già avuto modo di dire, per me è anche un’occasione per il integrare il piano strutturale stesso: così com’è, e lo confermo, a me non piace. Per il resto, sia chiaro: anche io come la maggioranza voglio che il nuovo piano venga approvato e ovviamente entro la fine della legislatura. Ma, diversamente da altri, sono convinto che in questa fase qualche mese non cambi nulla, anzi possa fare una differenza in positivo”. Critico nei confronti della “partecipazione” del piano strutturale si è dimostrato anche lo stesso presidente del consiglio comunale, in quota Pd. Garzella riferendosi all’iter del piano che dovrà approdare nei prossimi mesi per l’approvazione nell’aula di Palazzo Santini ha voluto sottolineare che “quella sarà un’occasione importante per riprendere una discussione importante, che è stata bruscamente interrotta con l’adozione”.
Difficile ancora dire, comunque, quando comincerà la discussione in commissione: “Ci prendiamo un’altra settimana di tempo – spiega Pagliaro –, poi decideremo in commissione il da farsi. Non ho ancora fissato una seduta specifica, perché attendo ancora il parere tecnico degli uffici. Con i consiglieri valuteremo se è il caso intanto di rifare il punto e poi entrare nella discussione quando saranno disponibili i documenti necessari”.
Nel frattempo ci sarà da capire quale atteggiamento terrà l’opposizione, che nell’urbanistica ha la maggioranza. C’è un precedente, infatti, non da poco che va ricordato: il piano è stato adottato senza i voti delle minoranze che abbandonarono l’aula in segno di protesta, dopo aver chiesto invano altri 10 giorni di tempo per la votazione in consiglio comunale. Secondo Pagliaro non ci sarà un contegno morbido: “Temo – spiega – che l’opposizione non avrà un atteggiamento troppo condiscendente. Non è che voglia mettermi nei loro panni, ma fu preso un preciso accordo in conferenza dei capigruppo sui tempi dell’adozione dei piani. Venuto meno quello, credo che sia venuta meno anche la collaborazione delle minoranze sul tema dell’urbanistica”. E questo potrebbe incidere non solo sui tempi ma anche sulla serenità della discussione all’interno della commissione.
Scarica in allegato la sintesi delle osservazioni della Regione

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Lucca in Diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.