Urbanistica, critiche dei comitati al piano strutturale

Sul piano strutturale piovono ancora le critiche dell’Osservatorio partecipato lucchese. Mentre nella commissione urbanistica è iniziato l’esame delle osservazioni la rete dei comitati per la difesa del territorio torna a mettere nel mirino il nuovo strumento, sostenendo che in esso si prevedono ulteriore consumo di suolo e la “trasformazione” di circa 100 ettari di territorio da agricoli a aree urbanizzate. Sono alcuni degli elementi, spiegano dalla rete dei comitati, contenuti nelle osservazioni del presidente Baldeschi.

“Il testo – spiegano -, è apparso sulla prestigiosa rivista on line Eddyburg con il titolo ‘Come eludere legge e piano paesaggistico. Lo insegna il piano strutturale di Lucca’”.
“Circa 100 ettari di territorio, precedentemente a destinazione rurale e agricola – sostengono i comitati -, vengono inglobati nell’area urbanizzata. Viene previsto consumo di suolo agricolo al di fuori del territorio urbanizzato senza nessuna quantificazione. Entrambi i punti implicano nuove e non specificate edificazioni, sia residenziali che industriali. L’adeguamento al piano paesaggistico è meramente formale, con ampie parti semplicemente ricopiate dal piano regionale, senza nessun approfondimento, nonostante la differenza di dettaglio”.
“Per ultimo ma di importanza fondamentale – aggiunge l’osservatorio -, la valutazione ambientale strategica non contiene le informazioni previste dalla legge regionale 10/2010, relativamente all’impatto ambientale. Grave omissione che ci porta a chiedere come può un piano strutturale, il cui scopo è quello di propiziare il percorso di una comunità per i prossimi 20 anni, non farsi carico di indagini approfondite e reali approfondimenti sulla biodiversità, la popolazione, la salute umana, la flora, la fauna, il suolo, l’acqua, l’aria, i fattori climatici, il patrimonio culturale ecc, rimandando anomalamente, mancando un confronto, politiche e azioni al piano operativo di esclusiva competenza della giunta comunale. Ci aspettiamo risposte concrete e motivate alle osservazioni presentate, certi del percorso partecipativo che l’amministrazione lucchese ha promosso e di cui si onora, per giungere ad una redazione realmente condivisa del piano strutturale. In tale ottica si richiede una riapertura del confronto per correggere l’impostazione errata”.

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