Lido Cei: “Impresa 4.0, strumenti efficaci”

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Gli strumenti per uscire dalla crisi ci sono e sono quelli del piano Impresa 4.0. Lo sostiene un esperto del settore, Lido Cei di Idea Service Srl che opera nell’ambito delle consulenze alle aziende. “Al suo apparire,ormai un anno e mezzo fa,sulla scena economica interna il piano industria 4.0 oggi divenuto Impresa 4.0 sembrò il Sacro Graal per lungo tempo cercato ed infatti oggi possiamo affermare senza ombra di dubbio che è stato l’artefice principale della ripresa economica in atto”, commenta.

“A confermarne il successo – aggiunge – sono in primis la Bce, Ocse e il Fmi quando certificano che i nostri investimenti interni sono cresciuti dell’11% con una fortissima preferenza per il super e iper ammortamento. Anche il credito d’imposta per ricerca e sviluppo ha registrato un incremento di ben il 104% A chi lo critica sostenendo che trattasi di misure strettamente fiscali e non industriali personalmente lo ritengo un pregio e non un difetto visto che trattasi di misure automatiche e facili da usare sopratutto per le piccole imprese. Mi permetto di ricordare – aggiunge Lido Cei – che in materia economica le politiche dirigistiche hanno sempre dato pessimi risultati come dimostro’ il piano industriale varato da Bersani quando furono spesi non più del 5% dei fondi previsti. La grande rilevanza data per questo anno e i futuri ai Digital Innovation Hub e al progetto Punto Impresa Digitale vanno anch’essi in questa direzione cioé verso il supporto facile e semplice da usare per le piccole realtà imprenditoriali. Mi permetto di sottolineare la necessità di facilitare la creazione di nuove competenze partendo dal basso e non viceversa e questo penso sia lo scopo dei Competence Center. Nel nostro Paese dobbiamo tornare a investire nella formazione professionale prendendo atto che noi abbiamo solo 8 mila studenti iscritti agli istituti tecnici industriali e in Germania 800 mila. Ascoltando quotidianamente imprenditori posso confermare che alle aziende mancano le professionalità adeguate per supportare il definitivo salto di qualità innovativo imprenditoriale. Noto con favore che sono stati stanziati fondi a sostegno proprio di quanto suddetto dobbiamo puntare almeno a 100 mila nuove risorse professionalmente idonee. La strada da seguire e tracciata e i primi segnali dicono che l’economia italiana e’ in miglioramento
Investimenti e e esportazioni sono il vero percorso di crescita da seguire. Il vero pericolo arriva da chi urla e sbraita slogan del secolo scorso. In questo contesto parlare di dazi e tassi protezionistici come fanno esponenti politici di opposizione e’ folle e da irresponsabili. Auspico che dal prossimo appuntamento elettorale emerga forte e chiara la necessita di proseguire e consolidare le politiche economiche che ,seppur lentamente, stanno portando il Paese fuori dal lungo tunnel della crisi”.

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