La fotonotizia di Lucca in Diretta

Pro-gest di Altopascio, nuovo sciopero contro il rischio esuberi

Slc Cgil e Fistel Cisl sul piede di guerra: "In prima fila per sicurezza, salute, rispetto del contratto e norme per la difesa dei posti di lavoro"

Alla ex Ondulati Giusti scatta l’ora di un nuovo sciopero. A parlarne sono Cgil Slc e Fistel Cisl.

“Oggi – dicono Simone Tesi e Fabio Guerri – si svolge l’ennesimo sciopero alla Og Pro-gest di Altopascio (ex Ondulati Giusti) con presidio sui cancelli, nell’ambito della lunga vertenza che vede, da mesi, i lavoratori e i sindacati contrapporsi all’azienda su una serie di temi, il cui numero è cresciuto, nel corso del tempo. Un piano industriale noto nella sostanza ma ancora incerto nei tempi di realizzazione, a cui si legano incomprensibili fibrillazioni sull’organico necessario per mandare avanti il nuovo assetto dello stabilimento. L’azienda continua a sostenere che siamo troppi, anche in previsione del completamento degli investimenti. È mai possibile che con l’edificazione di un nuovo capannone e l’acquisto di una turbina e un nuovo ondulatore, che si aggiungerà agli altri due presenti, piuttosto che parlare di assunzioni si continui a parlare di esuberi? Già oggi facciamo fatica ad avere personale sufficiente per mandare avanti i turni produttivi e si sono verificati episodi in cui sono mancate persone nel turno e ci si trovi a lavorare con meno addetti”.

“Si registrano problemi legati alla salute e alla sicurezza – proseguono i sidnacati – e la carenza di personale rischia di avere un’incidenza, si sono verificati infortuni, notiamo un allentamento delle misure stabilite dal protocollo di sicurezza condiviso faticosamente lo scorso anno, dopo altri scioperi. Cinque persone dell’amministrazione sono continuativamente a casa da ottobre, perché l’azienda ha voluto centralizzare il lavoro a Treviso e a queste non viene detto nulla, lasciandole nel limbo della Cigo, nonostante venga chiesta una risposta e una disponibilità ad offrire una diversa collocazione, mettendo a frutto la loro comprovata professionalità  Si sommano le inadempienze contrattuali, con la scelta deliberata di non riconoscere ai lavoratori elementi dovuti della retribuzione, lamentando, in alcuni casi, inesistenti problemi di interpretazione del contratto nazionale, in altri, non si paga e basta”.

“Sulla Cigo Covid che l’azienda sta chiedendo dallo scorso anno – dicono i sindacalisti – abbiamo fatto ricorso agli organi competenti, vista la scelta aziendale di dare un’interpretazione fuori dalla logica dell’ammortizzatore sociale, per non pagare ferie, permessi, malattia e scaricarli sulla cassa integrazione. Ci è stata data ragione, ma ancora non è stata reintegrata né la retribuzione né i contributi previdenziali. Di tutto questo i lavoratori sono stanchi da tempo. Dopo la crisi della Ondulati Giusti, il difficile periodo del concordato, l’acquisto e il passaggio d’azienda con i 4 anni di contratto di solidarietà, i lavoratori e le loro famiglie meritano molto di più: la tranquillità di un posto di lavoro, dove gli investimenti devono essere vissuti, finalmente, come l’uscita definitiva dalle difficoltà, per consentire di tornare a pensare con serenità al futuro; la consapevolezza che c’è attenzione nei loro confronti e il giusto riconoscimento di quello che è il loro prezioso e importante contributo, senza il quale non si sarebbe potuto mantenere produttività e fatturato; la considerazione da parte di un datore di lavoro che ha investito su di uno stabilimento che ha alle spalle una storia industriale importante, che va rispettata”.

“Non rinunceremo – conclude il sindacato – a difendere le nostre posizioni e andremo avanti sostenendo le nostre ragioni in tutte le sedi opportune su tutti i problemi, dalla sicurezza alla salute, al rispetto del contratto e delle norme alla difesa dei posti di lavoro”.

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