Prestiti, crescono le domande. A Lucca contrazione dello 0,6% nel 2014

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Il 2014 ha segnato un incremento delle domande di prestiti finalizzati e personali nella provincia di Lucca. E le condizioni favorevoli proposte oggi da banche, istituti di credito e finanziarie lasciano supporre che la crescita sarà confermata anche per il 2015.
I dati raccolti dal Barometro Crif (Sistemi di Informazioni Creditizie) evidenziano un aumento delle domande di prestiti sia finalizzati che personali nel territorio lucchese. In particolare, i prestiti finalizzati sono cresciuti del 2,5%, in controtendenza con il -2,5% che rappresenta la variazione del numero di richieste in Toscana, ma anche con il dato nazionale, ulteriormente negativo (-4,1%). Anche l’importo medio richiesto è cresciuto considerevolmente (8,7%), raggiungendo quota 5.748 euro. Quanto ai prestiti personali, anche in questo settore si è registrata una crescita, ma meno significativa (0,6%), più o meno in linea con il dato italiano (0,5%). L’importo medio richiesto in provincia di Lucca ha subito una contrazione dello 0,7%, con una cifra media richiesta di 11.604 euro.

Una situazione sicuramente positiva che dovrebbe portare ad una riduzione della ‘stretta creditizia’ fino ad ora operata dalle banche, anche nel segmento dei prestiti veloci a protestati. Infatti, nel particolare contesto storico attuale, c’è ampio spazio non solo per le richieste dei clienti ritenuti potenzialmente affidabili, ma anche per clienti che vorrebbero ricevere un prestito ma risultano iscritti nelle banche dati dei protesti o dei cattivi pagatori.
Questi ultimi soggetti, segnalati per non aver pagato due o più rate consecutive di un precedente prestito, possono accedere infatti a varie tipologie di prestito. Ad esempio a un prestito personale con cessione di quinto oppure a un prestito delega o “doppio quinto”, categorie riservate a chi gode di un contratto a tempo indeterminato. Nel primo caso il debito si estingue mediante la cessione di quinto dello stipendio (o pensione), ovvero la trattenuta del 20% da parte della banca. Nel secondo caso la trattenuta sullo stipendio può raggiungere il 40% dello stipendio. Per i liberi professionisti ci sono invece i prestiti personali per cattivi pagatori senza cessione di quinto: prestito con cambiale, prestito fiduciario etc.
In conclusione, anche se la fine della crisi sembra ancora lontana, i cittadini della provincia lucchese sono incentivati ad avere più fiducia nel futuro e a cominciare a investire in esso, per migliorare le proprie condizioni di vita e quelle di chi li seguirà.

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