Confindustria Toscana Nord: “No aumento tributo per conferimento rifiuti”

Confindustria Toscana nord esprime oggi (22 luglio) con una nota, tutta la sua contrarietà per l’aumento del tributo riferito al conferimento in discarica. “Siamo contrari al provvedimento della Giunta regionale toscana – si legge – che prevede l’aumento del tributo per il conferimento in discarica dei rifiuti e ci uniamo al coro di profondo dissenso che si è alzato in questi giorni da parte di altre associazioni di categoria della nostra Regione. Riteniamo che tale aumento, mascherato dietro a vani obiettivi di salvaguardia dell’ambiente, sia del tutto ingiustificato, andando a configurarsi nella realtà come un’ulteriore fonte di introito per le casse della Regione e, d’altra parte, come l’ennesimo provvedimento vessatorio per le imprese e i cittadini”.

L’intervento prosegue così: “Sono anni che insieme alle istituzioni regionali cerchiamo di trovare una soluzione definitiva all’annoso problema della gestione dei rifiuti, con particolare riferimento a quelli provenienti dai distretti toscani di punta: tessile, conciario e cartario. Dal momento che si è parlato di aumento della raccolta differenziata, portiamo all’attenzione la criticità della gestione degli scarti delle nostre cartiere, che utilizzano il macero proveniente da detta raccolta, chiudendone virtuosamente il ciclo. Il macero della raccolta differenziata è ricco di impurità in prevalenza plastiche, che devono essere smaltite: in pratica si tratta di un rifiuto urbano che diventa “speciale” solo perché transita dalla cartiera che effettua il recupero. I competitor di oltre frontiera seguono le indicazioni delle migliori tecnologie individuate dalla Comunità europea e, pertanto, bruciano a piè di fabbrica gli scarti per produrre energia. Le nostre aziende, invece, non essendo mai riuscite a dotarsi di impianti, a causa dei ripetuti dinieghi autorizzatori, inviano gli scarti, in piccola parte in alcune discariche toscane e, in prevalenza, nei termovalorizzatori di Terni e Brescia, in concorrenza con moltissime altre tipologie di rifiuti urbani e speciali provenienti da tutta Italia e con conseguenti costi elevati. Fatto che le rende sempre meno competitive. Il tema è stato affrontato, nel marzo scorso, nell’ambito di un incontro con le cartiere, direttamente con il governatore Rossi, il quale ha dato la disponibilità dei propri uffici ad individuare soluzioni in linea con i principi di prossimità e autosufficienza. Per noi l’obiettivo dovrebbe essere quello di ridurre drasticamente i conferimenti in discarica nel giro di circa tre anni, a fronte, per parte nostra, dello sviluppo di un innovativo sistema industriale di riciclo dello scarto (progetto Eco.Pulp.Plast), che comunque avrà bisogno delle discariche per i residui non riciclabili prodotti, e, per parte della Regione, dell’assegnazione di spazi nei termovalorizzatori esistenti e in fase di potenziamento. Questo obiettivo mal si concilia con l’attuale operato della Regione che, con l’aumento del tributo, vuole di fatto disincentivare fin da subito il conferimento in discarico, senza avere il coraggio di realizzare/potenziare i necessari impianti di valorizzazione energetica, per i quali, invece, rimanda in altre Regioni”. 

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